sabato 9 aprile 2011

Les Plaisirs de ma vie

Tutto inizio così, con una nottata in discoteca, un GinTonic di troppo e una ricetta che dopo un po’ di tempo capii che avrebbe cambiato la mia esistenza. Mi si aprì un mondo nascosto in bilico tra arte cucina e sesso perché arrivai alla consapevolezza che da questi tre grandi piaceri non potevo prescindere il mio essere e tanto meno esimermi dal provali a volte anche tutti insieme. All’arte avevo dedicato la mia vita studiando in lungo e in largo per molto tempo e in diversi paesi, la cucina era ciò che mi stavano facendo scoprire con elegante sapienza e il sesso qualcosa che univa il bello e la passione di entrambe, anzi a volte era la chiusura del cerchio, quel surplus che ti completa, quel non so che di divino che solo un orgasmo può darti. Da quel momento ogni mio attimo è stato impiegato nello studio assiduo e perenne di ricette articolate, spezie profumate e componenti prelibati che potessero essere associati a opere d’arte contemporanee e che avessero delle sinergie comuni su cui discutere, argomentare e studiare. Notti insonni a pensare quali pietanze orientali avrebbero potuto accompagnare la sensualità nera della pittura di Fabrizio Carotti o quale fondo per carne erano più indicati alla crudezza di Marco Mazzoni o di Marta Sesana. Quali erbette saporite si accompagnavano meglio alla descrizione delle donne cyborg di Marco Bolognesi e quali dolci al cucchiaio sposavano la grazia di Angela Loveday .? Esite una farina speciale capace di esaltare la vista di un Angelo Bellobono o una vellutata di verdure che esalti le visioni di città apparentemente deserte di un Fabio Giampietro?

Ogni volta che sono davanti ad un’opera penso a quanto la amerei di più seduta su una poltroncina sorseggiando un calice Fratus Franciacorta e accompagnando alla bocca piccoli bocconi di un frutto maturo e succoso o un sorbetto all’arancia rossa con l’aggiunta di una lacrima di Vodka e mentre l’occhio e il palato si deliziano scrutando i particolari, la tecnica, il materiale di un imponente quadro, mentre mordo meticolosamente la mia preda penso a chi vorrei davvero azzannare, al di la del cibo al di la del sapore, al di la del senso del pudore. Sto lì a fantasticare sperando di essere presto il frutto proibito di un giovane amante o il cucchiaino leccato appena immerso nella Nutella.



Ci sono volte che penso “Allora io sono davvero una Ninfomane!!!”, ma non nello stretto significato del termine, lo estendo a diverse cose…perché mai si dovrebbe avere solo voglia di fare sesso quando in natura esistono altre cose che associate a questo possono darti un godimento più completo e gratificante, perché fermarsi alla mera fisicità di un appagamento che dura solo pochi secondi, quando, attraverso l’arte e la cucina puoi farlo durare un tempo indeterminato..?



Nella mia sfuggente esistenza voglio osservare un quadro con la stessa avidità con cui si mangia una ciliegia fresca e poi buttarmi nelle braccia del mio appassionato in preda ad una voglia irrefrenabile di arrivare all’apice. Il trionfo dei sensi, è questa la vera ninfomania, la vista che stuzzica il palato, il palato  che esalta il piacere  e il piacere che portato all’esaltazione esplode…
TO BE CONTINUED…

5 commenti:

  1. Magnifico!!

    Questo post è la perfetta essenza di quello che sei, delle sfumature, dei colori, delle contraddizioni, dei picchi e dei baratri che ti porti dentro.

    Magnifico!!

    Un sorriso. Antonia.

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  2. Amo la sinestesia... non c'è cosa migliore che unire e mescolare i sensi per comprendere ciò che ci circonda...

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  3. post FANTASTICO! ♥
    mi sono incantata leggendo le tue parole...e la prossima volta che andrò ad un evento come quello di L'Inde di faccio un fischio!! Kisssss
    LiDì

    http://fashiondeliz.blogspot.com

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