Si è appena conclusa la mia ennesima visita a Bilbao.
Quest’anno ci sono stata due volte e confesso che se ne avessi la possibilità
ripartirei domani, anzi ora. Al mio rientro a Bologna, ad aspettarmi, un caldo
infernale, un forno a cielo aperto che non lascia possibilità di scampo, una
vera cappa sopra la città. Il mio pensiero ritorna li, al Guggenheim, alle
torri di Arata Isozaki e alla metro di Norman Foster. Il mio cuore batte ancora
per le passeggiate a San Juan de Gaztelugatxe, per la playa di Bakio e per la
brezzolina che senti mentre attraversi Plaza Moyua. Il mio sguardo si è fermato
in modalità “pause” per il Casco Viejo, il ponte di Calatrava e la vista
dall’alto della terrazza del Domine. Ma soprattutto, con questa afa, la mia
gola necessiterebbe uno di quei cocktail interminabili che trovi in alcuni bar,
i migliori di Bilbo. A Bilbao tutto il mondo “sale de copas por la calle”, è un
rito. Uscire a prendere una “cana” (birretta) o un Cubata è qualcosa che non
puoi proprio non fare. Ti devi adattare. Devi prendere le abitudini del posto
che visiti altrimenti rischi di perdere qualcosa di prezioso, non puoi
viaggiare con l’idea che il tuo mondo sia quello giusto, devi sempre
sperimentare le novità e seguire l’onda lasciandoti trasportare.
Il miglior modo per conoscere un posto nuovo è chiedere alla
gente che ci vive cosa si fa, quali sono i ristoranti migliori dove mangiare (anche
le guide lo fanno ma sono solo un po’ meno passionali) e quali quelli dove bere
meglio. La gente del posto sa sempre darti indicazioni carine che
probabilmente, diversamente, non troveresti in nessuna guida convenzionale.
Avete forse mai letto di dove vanno i calciatori dell’Athletic Bilbao a farsi
una Copa? O dove trovare l’amministratore delegato della BBk? Come sapere dove
si rifugiano i giornalisti a cazzeggiare o i potenti del Pais Vasco a prendersi
un aperitivo. Come trovare “la creme de la creme” della popolazione Biskayna, i
migliori “partiti” e i single appetibile nella città dell’arte e “de los
StarsArquitectos”? Beh, facile. Basta armarsi di sorriso, dire che sei italiana
e che hai una sete che potresti morire in un minuto e “le jeu sont fait”. A
Bilbao, come in tutte le città, esistono i locali carini e quelli in cui non
entreresti nemmeno sotto tortura e naturalmente ci sono diverse dimensioni di
bevute, quelle da dimenticare, quelle da sete, quelle che lasciano il tempo che
trovano nello spazio di una chiaccherata tra amici e quelle memorabili che
ricorderai per sempre. Ecco, Blue preferisce quelle. Quelle sane bevute fatte
con gli amici e con un insieme di fattori che rendono l’attimo perfetto. Per
godere in pieno di un cocktail non basta un buon barista, un bel bar e dei
buoni ingredienti, bisogna condire il tutto con un ottimo panorama (in questo la
cittadina Basca è campionessa mondiale, per me), un’ottima compagnia (parti con
un’amica straordinaria o più) mettici pure che incontri gente “local” che ti
parla in castillano e condisci il tutto con sane e spensierate risate. Frullando
amore e alcool ecco che esce il
Zaka
,
splendido posticino in Simon Bolivar 11, nella zona chic della città. Il Zaka è
un ibrido nel senso che puoi andare per leggere i giornali a colazione, farti
un piatto di Jamon a pranzo (verso le 14), prenderti un Cubata alle 17 e se
ancora non sei contento puoi pure fermarti per l’aperitivo a partire dalle 20.
Qui ho assaggiato i migliori cocktail della città. Txolo, uno dei barista è a
completa disposizione per farti assaggiare tutto ciò che offre la carta e non
solo. Addirittura, il giovedi, c’è anche un cuoco che propone cucina
giapponese.
Txolo mentre prepara un Cubata e un Cockail all'arancia
I prezzi del Zaka e un esempio di Pintxos Txatcha
Caipirinhas: Clásica+Kiwi+Fresa
Fresi-Gins=gin+hielo de fresas
Vista sul Zaka Bilbao Bar
Gente carina che si incontra al Zaka
Zaka. Perfecto para todos. Perfecto para mi.
Simon Bolivar 11
Bilbao
0034 600 465 114
Bilbao deve essere una città davvero interessante!
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