venerdì 2 maggio 2014

Vado a vivere a Yogurtlandia


Giovanni, Francesco e Olga

La verità è che le cose belle sono spesso fatte da persone belle. Le persone belle ci mettono la pancia, il cuore, i polmoni e il cervello e ci mettono quella passione che le rende uniche. Ogni storia di cibo, se non ha dietro un’ossessione personale diventa sterile ma, se ci mettiamo una sana dose di follia e quella necessaria volontà di riuscita, allora prende il sapore giusto: il sapore del cambiamento.
Oggi, abbiamo bisogno di nutrirci di cambiamento, novità, rivoluzione unito a una benifica incoscienza. Siamo stanchi di quel pallidume con i fiocchetti che ci propinavano negli anni 90’, ora è obbligatoria la verità: nella vita, nella società, nell’arte e soprattutto nel cibo.


Finalmente si respira aria pulita, in una città che ha visto morire al reparto geriatria tutte le idee, in una Bologna che è diventata la grassa stanca città delle sole tagliatelle al ragù. Aria di Km-Zero (che un po’ è inflazionato) di Vegani estremisti (ma simpatici) e Vegetariani dalle larghe vedute che si son fatti spazio poco a poco e che hanno trasmesso l’energia positiva del mangiar sano.

E allora ecco che ritorna in auge, dopo anni di sonno profondo: la yogurteria.
Nel ‘96, quando arrivai a studiare all’Università di Bologna, era un must immancabile sulla lingua degli studenti che, come me, avevano pochi soldi per mangiare e tanta voglia di qualcosa di diverso che non fosse gelato. Mi sembrava una gran bella invenzione ma troppo avanti per i tempi. Allora andava di moda Italy-Italy (che non era il colosso di Farinetti, ma una specie di McDonald italiano) posizionato a due vetrine in via Rizzoli che propinava hamburger grassissimi ma meno grassi del suo concorrente e che con poche mille lire distribuiva menu unti e bisunti. Negli anni ‘90 non c’era il culto della buona e sana cucina e allora le yogurterie sparirono in fretta lasciando solo un bel ricordo.

Finalmente i tempi sono cambiati. A Bologna è ritornato lo Yogurt gelato e a portarlo sono tre ragazzi che insieme non fanno 100 anni. Sono Olga, Francesco e Giovanni. Una storia meravigliosa, la loro. Francesco e Giovanni sono due fratelli di origine siciliana e sono laureati rispettivamente in Ingegneria e Biotecnologia. Olga ha due lauree, una in Economia e l’altra in Cooperazione Internazionale. Olga è la fidanzata di Francesco ed è di origine russa. Francesco ha lasciato il posto fisso da ingegnere a Praga per dedicarsi alla cucina e dopo un periodo passato a Milano, con Giovanni che ha studiato a Pavia, decidono di investire i loro risparmi per aprire la prima yogurteria della città: Yogurtlandia, in Via Caduti di Cefalonia 2.

Yogurt gelato con crema al cioccolato e caramello
Il loro yogurt è particolarmente buono perché è ottenuto dal latte proveniente dalle valli alpine. Un prodotto sano, genuino e ricco di fermenti lattici attivi.
Si possono comporre coppette di diverse dimensioni (costi che vanno dai 2,5€ ai 4€) e scegliere come “condirle” con frutta fresca di stagione (che Francesco sceglie personalmente all’azienda agricola Bivona) o frutta esotica. È possibile, inoltre, cospargere lo yogurt con varie creme di cioccolato, tra cui anche il gusto crema al limone di Sicilia o la nocciola bianca.



A Yogurtlandia ci sono tante cose appetitose e leggere, dalla macedonia di frutta alle crepe dolce (presto anche i fruttati freschi) e tutto è sempre sommerso di yogurt.

Possiamo mangiare a Yogurtlandia dal mattino fino alle 22 e tra poco anche in orario estivo, speriamo fino alle 24.


YogurtLandia
Via Caduti di Cefalonia 2
Bologna










2 commenti:

  1. voglio l'estate. la sua luce, i suoi pomeriggi torridi, le sue sere.
    sai che goduria questo yogurt?

    un bacio cara...

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