Il mio orgasmo inizia a tavola. Guardo. Tocco. Respiro. Sento
e alla fine, che è inizio, introduco nella cavità orale, solo (spero) ed
esclusivamente, qualcosa che mi darà piacere. Il cibo è sempre stato il mio
modo di far capire se volevo fare sesso o se volevo mandare a fanculo qualcuno. Quando mangio non ho
bisogno di parlare; sono le mani, gli occhi, la bocca che raccontano quello che
desidero. Una cena è la cartina di tornasole tra una grande scopata o una gran
rottura di didimi che si consuma tra persone che, o sanno troppo ciò che
vogliono o non lo sanno affatto. A tavola si può oscillare tra l’impellente
voglia di lanciare l’insalata condita con il limone in faccia a qualcuno, mostrando
la guerriera lancia-fiamme che è in te,
o il sentirsi una vergine in gabbia con lo spasmodico desiderio di mangiare un
biscotto al cacao brasiliano che si scioglie in bocca frammentando le sue
briciole sul palato. Io, alla guerriera che scaglia foglie non sempre verdi di
triste lattuga in faccia a un imbecille, preferisco la vergine ingabbiata in un
orgasmo sensoriale multiplo dato da frammenti di Madelaine che si sbriciolano
sulla lingua.
Il piacere parte da li. Una tavola (meglio se rotonda. Un po’
mi piace far sentire cavaliere chi ho di fronte), un tovagliolo (sul quale
pulirmi dai rimasugli lasciati dall’olio del condimento), un piatto
(possibilmente non di misticanza) un calice (preferibilmente ricolmo del Blanc
de Noir Fidele di
Vouette et Sorbée
) e alla fine, dopo essermi bruciata
la lingua con la tazzina ricolma di caffè (rigorosamente
Jamaica Blue Mountain
) ed essermi estasiata con le note di
vaniglia, tabacco e burro fuso che sprigiona quella tentazione liquida di color
notte, pretendo di affondare i denti in un biscottino con la forma di
fiorellino (angelico) che diffonde tutta la sua potenza sulle mie papille
gustative.
Odio i dolci.
Nella mia dieta non sono contemplati ma non so perché ogni volta che mi trovo
davanti agli occhi qualcosa di commestibile che ha a che vedere con il
friabile, lo sbriciolamento, la frammentazione (della razionalità prima di ogni
altra cosa) o la monopolizzazione del palato attraverso schegge biscottate, io
smetto di pensare e mi catapulto nella perdita di qualsiasi umana diligenza. A Nord del confine che mi separa da un atteggiamento
composto e uno sfrontato, sta sempre un frollino senza zucchero al sapor di
cacao amaro. Quando addento un biscotto chiudo gli occhi. Lo lascio un attimo
sciogliersi tra le dita. Lo avvicino alla bocca e lo annuso. Con la lingua lo
cerco. Lo assaggio senza introdurlo completamente. Aspetto che il dolciastro
faccia strada all’amaro e poi lascio che la bocca se lo inghiotta. I sapori
dolci sono come le lusinghe, quelli amari sono come la verità. Nella verità di
questo sbriciolato e carnoso biscotto al cioccolato, ritrovo il più potente
degli afrodisiaci. Il cervello mi va in folle al solo pensiero che theobroma varchi quella soglia. La
cioccolata è sempre stata l’asso nella manica di chi voleva aprire la strada
più breve verso il letto. La cioccolata è crudele, lussuriosa, erotica e lo è
ancora di più se trasformata in bricioline che si fanno spazio dentro.
Allora io ti dico:
“Prendi una serata qualsiasi, trattala con sufficienza, falle come se fosse un
favore. Lascia che il pensiero peccaminoso stia dentro di te per ore e poi
mangiati un biscotto friabile al cacao senza zucchero. Mentre addenti, guarda
chi hai di fronte e senza proferire parola comincia a far roteare la lingua a
bocca chiusa per sciogliere il nettare. Stoppa un attimo. Ricomincia.
E poi, come una
vergine in gabbia, alzati e dai un bacio a chi hai di fronte”.
Fate l’amore con
un biscotto al cacao non con un’insalata appassita.
Può un biscotto al cioccolato scatenare tutto questo? sì, con Blue può.
RispondiBlue fiume in piena ritorna a scrivere. Il suo cuore sembra risvegliarsi da un letargo e ricomincia a battere e con i battiti ricominciano a fluire le parole e con le parole riprendono vita i suoi racconti.
cara Blue, ti stavo aspettando :)
Cara Ivana,
Rispondigrazie per il tuo puntuale commento. Anch'io stavo aspettando questo post. Ho scritto tanto in questo periodo ma nulla di ciò che ho scritto mi sembrava meritevole di andare aspassoconblue. Si, sono tornata, agguerrita, pungente, erotica e come sai con un utero bionico nuovo di zecca, che sprigiona tutta la sua sensualità.
Ho avuto molto timore di non tornare a scrivere, o meglio, non tornare a provare emozioni come quella di mangiare un biscotto al cioccolato. Il mio utero si è rimesso in connessione con il cervello e la mia vagina si è liberata dal peso di questi mesi passati. Ho descritto ciò che ho provato, dal basso all'alto e passando sempre prima dal cibo.
Ti abbraccio mia cara. Seguimi.
Blue
La cioccolata è crudele, lussuriosa, erotica .....tu Blue G sei....Capziosa.....Sottile....Geniale...Sensuale......Bollente........ notte xxx
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