Nel mezzo del cammin della mia vita mi ritrovai seduta a
un tavolo. Capita, quando si ha fame. Avevo una bottiglia di Brut Camossi in
corpo. Forse l'euforia dell'alcol mi aveva annebbiato la vista. Forse essere in
un'altra città, su strade sconosciute, sentire un accento diverso,
chiacchierare a meno due sotto ai funghi e una leggera pioggerellina mi aveva
fatto sperare che qualcosa sarebbe stato diverso. Forse le promesse, le parole
troppo inflazionate, la voglia di crederci ancora (a cosa poi) mi aveva illuso
che le persone potessero cambiare. Forse avrei potuto mettermi un sacchetto in
testa, cucirmi la bocca, bendarmi gli occhi ma tanto non sarebbe cambiato
nulla. Forse avrei potuto far finta di non vedere, non sentire, non annusare.
Avrei potuto far finta di nulla e andare avanti e tenermi le briciole di un
amore consumato, malato, affamato, feroce, ingombrante, estenuante.