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lunedì 10 giugno 2013

L'olofrase che amiamo di più


Così è la vita:
Cadere sette volte
E rialzarsi otto.

Io alla fine sono caduta sette volte, il 7 del settimo mese, del settantasettesimo anno, il 7 che dovrebbe rappresentare un numero magico ma che a volte proprio per la sua magia ti fa trovare con il culo per te e tutto perché?
Perché ho analizzato l’espressione Io-ti-amo da un testo di Roland Barthes.

venerdì 3 febbraio 2012

Amore con la gonna | Amore con i pantaloni


Mi chiedo spesso quale sia la differenza tra i sentimenti maschili e quelli femminili. Gli uomini amano come amiamo noi o viceversa, abbiamo gli stessi tempi di ingranaggio o di recupero e dopo una storia finita a padellate contro la finestra anche ai maschi rimane quell’amaro in bocca data da una storia conclusa male o semplicemente consumata e indebolita.

mercoledì 27 ottobre 2010

Curame este amor…

Ci sono cose nella vita che succedono fuori dal nostro controllo e aimè nessuno può darci una spiegazione, cerchiamo continuamente di analizzare e analizzare senza arrivare a trovare il verso giusto, la strada dritta, sempre storta e piena di curve, sempre in salita, sempre tortuosa. Forse è proprio quella che ci piace di più, forse ci dà adrenalina giocare con il fuoco e andare incontro al nostro destino incuranti delle conseguenze, siamo delle vere karakiri alla ricerca di emozioni lancinanti, battiti fuori dalla maglietta e cuori che saltano all’impazzata. Siamo come bambine mai cresciute che aspettano il grande amore, adolescenti alla prima esperienza sessuale che ancora credono al principe azzurro, siamo donne speranzose che il giorno dopo ti arrivi un messaggio con scritto, “Sei stata fantastica, spero ci possa essere una seconda occasione per assaporare il tuo dolce nettare divino”. Ma dove vivete mie piccole amiche…!!! Non devo certo aprirvi io gli occhi per farvi vedere che la fuori c’è un branco di gentili maiali, sofisticati porci incravattati pronti a dirvi qualsiasi cosa pur che finiate nel loro letto per una misera oretta. Animali con la A maiuscola che studiano stratagemmi di ogni genere per riuscire a togliervi quelle piccole mutandine che raramente portate e mettervi a pecorella per pochi minuti facendo finta di sculacciarvi…

Dio mio … !!!!

Ma la verità è che io amo gli uomini, mi piacciono, mi divertono, li trovo indifesi anche quando cercano di fare i grandi, mi sembrano tutti dei cucciolotti appresso alle madri in cerca di un buco dove poter dar sfogo ai loro istinti. Io non saprei vivere senza di loro, mi fanno troppo ridere quando cercano di farsi notare, non perdono mai la speranza, quando ti mandano mail dicendoti che hai gli occhi più belli della città e puntualmente gli fai notare che questo complimento lo ricevi ogni giorno da 33anni e che non ne puoi più. Li amo quando non vedono l’ora di offrirti la cena o ti invitano per l’aperitivo, ma è mai possibile che a nessuno di loro sia mai venuto in mente che per sorprendermi sarebbe sufficiente un bel gelato al bacio dietetico o un pranzetto da Vito a San Luca. Sembra che la parola “sorprendere” non sia stata installata nel cip del corteggiamento vincente all’interno del loro cervello, sembra che amino prendersi un due di picche per mancanza di idee, sembra che non vogliano assolutamente sforzarsi per ricevere almeno un sorriso.

Quando accetti un invito ti aspetti che succeda qualcosa di speciale che in realtà non accade mai…a volte capita solo che torni a casa a farti un sacco di risate con le amiche ripensando a quanti cretini esistono. Ricordi di serate al sushi, mentre ordini un Uramaki philandelphia e il tuo corteggiatore ti chiama “Cucciolona” infilnadoti le dite tra le unghie dei piedi, in quel momento vorresti avere una sciabola affilata per tagliargli in quattro pezzi quel minuscolo cervello che non sa nemmeno di possedere, ti alzi inviperita e lo abbandoni sull’erba ad aspettare il pesce crudo che preghi sia avariato. Ti può capitare un tizio che parla velocemente per paura di perdere il filo mentre tu sei li che speri che la serata finisca in fretta, sogni di arrivare a casa, toglierti le scarpe, metterti il pigiama e farti una camomilla con i cereali. Serate tutte uguali, noiose, lente che servono solo a farti passare il tempo nella speranza che prima o poi il principe azzurro arrivi e ti sbalordisca, magari ti conquisti raccontandoti che cucina bene il piccione alla NON SO CHE, e che ti faccia ridere, ma tanto tanto…sogni di tornare a casa con il profumo del suo alito sulle orecchie e speri che alle tre di notte ti arrivi un suo messaggio dolce e gentile che suona nel vuoto della tua stanza: “ è stato bello parlare con te, spero ci possa essere un’altra occasione”. La vita ti riserva sempre un sacco di sorprese e succede mentre tu stai programmando un viaggio, o un lavoro all’estero, la vita ti butta giù la porta e ti fa capire che è arrivato il momento giusto per raccogliere i bagagli e partire.
Partire…che verbo incredibile… Se faccio un pò il resoconto della mia vita io l’ho fatto mille volte, sono partita per lavoro, vacanza, gioco, amore, ansia, dolore, sfida, ricerca, studio, università, sono partita per dimenticare, lasciare, sfogare, accantonare, respirare, scoprire, amare…ora parto e questa volta sarà per ritornare ad essere me stessa, si perché ho bisogno di ritrovarmi….

E TU SEI MAI PARTITA…?