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venerdì 19 giugno 2015

Dio benedica la Sicilia e il suo orgasmo Barocco

Alla fine di una cena erotica che, boccone dopo boccone, ha condotto gli amanti tra preliminari e giochi amorosi fino alla camera da letto, non può certo mancare un lieto fine: il dolce. Il dolce ha il compito di coronare l’orgia intima…
Isabel Allende


Dio benedica la Sicilia. Benedica le coste spigolose e decise del Nord-Ovest così come quelle sinuose e ingenue del Sud-Est. Benedica L’Etna e la bellissima Catania, città nera vulcanica, città che vive ogni mattina giubilando il suo sguardo sul vulcano più grande d’Europa. Benedica Agrigento con la valle dei Templi e i suoi templi dorici, Eraclea Minoa e il suo teatro. 
La valle dei Templi, Agrigento
Benedica Messina con i Giardini di Naxos e l’antica città greca e romana di Tindari. Benedica Palermo con le grotte dell’Addaura e della Gurfa, poche cose emozionano così tanto come le incisioni rupestri all’interno della prima (anche se dal 1997 non possono essere più visitabili a causa del pericolo di caduta massi, ma è importante sapere che ci sono e sono li e un giorno si potranno rivedere). Dio benedica Trapani e l’antica città di Selinunte (nome che deriva dalla parola sedano che vi cresce selvatico e nome che mi ricorda un’opera straordinaria di Hidetoshi Nagasawa) e il tempio di Hera che lascia senza parole. Dio benedica Siracusa con la sua isola Ortigia, culla dell’antico amore, vecchia lingua di terra che ospitò i coloni corinzi, zolla magica, donna dall’eterna giovinezza, culla di Artemide, dolce sorella di Delos.

martedì 19 agosto 2014

La sanguinaria Bloody Mary


La gola è una debolezza del sesso debole. Ma quale sarà mai il sesso debole? Lo sono tutti, solo in modo diverso. Quando si parla di gola e peccati capitali, i sessi sono cosi deboli da cadere sempre in tentazione. Ma è la donna, che ai tempi di internet non è più l’angelo del focolare o la timida verginella, rimane sempre la vera protagonista e icona da mangiare e conquistare. Ora le donne sono tutt’altro che deboli, soprattutto quando si parla di peccati.
Il marchese de Sade scrive ne La nuova Justine: “Dopo i piacere della lussuria […] non ce ne sono di più divini di quelli della tavola… […] poiché è facile infiammarsi per i piaceri dei sensi e di conseguenza è impossibile non eccitarsi per i piaceri della gola. Oh, lo confesso […] l’intemperanza è la mia divinità e piazzo il suo idolo nel mio tempio, accanto a quello della Venere; ed è solo ai piedi di entrambi che riesco a raggiungere la felicità”.

mercoledì 19 dicembre 2012

Buon compleanno Pirottines

 
Le Pirottines alle prese con il matterello e le formine

Interno di Ca-Shin


È passato un anno. Il primo insieme. Dodici puntate, che poi sono dieci perché in estate un pò abbiamo saltato, in cui abbiamo condiviso sapori e saperi. Abbiamo iniziato esattamente il 19 Dicembre 2011 con la ricetta dei Sablét Bretoni. Ricordo la nostra smania in attesa che si avverasse il nostro sogno, mio e di Bebe, dal suo blog ApranzoconBea datato 14 dicembre 2011 leggevo cosi: “un club di cuciniere e cucinieri, di appassionati di confezioni mangione e di arte. Lo fondo con Blue, di Aspassoconblue , per condividere con tante (speriamo) persone, le nostre passioni. Dove io insegnerò a fare i biscotti, la Jessica di Uh La La i pacchettini per biscotti e Blue ci presenterà suggestioni dal mondo dell'arte e del cibo. Insomma, nasce il Club de Pirottines ”.

mercoledì 7 novembre 2012

Scusa, ma a te piacciono le castagne?



Molti pensano che sia stata la Lussuria a farci cacciare dal Paradiso terrestre. Sbagliato. È stata la Gola. La reale colpa di mademoiselle Eva fu quella di perdere la testa per il cibo, non per il sesso. Anche se, poi, qui potremmo parlarne e aprire un capitolo su come questi due peccati siano direttamente legati l’uno all’altro. Non c’è cacciata dall’Eden senza alimento che venga mangiato e non c’è alimento che avvicinato e introdotto alla bocca non faccia immediatamente pensare al suo valore erotico. Beh, certo se penso a una Melanzana la poesia mi si sfuma, ma se poi ci ripenso meglio, anche la melanzana ha il suo perché erotico che sfodera con il colore, la lucentezza della buccia, la morbidezza interna che raffiora mentre l’addenti, lei con quel succo che fuoriesce quando la si cucina e quell’acqua profumata che ricorda il liquido vaginale nel momento di massima eccitazione. Vi ho convinto?

Ma torniamo a Eva e al paradosso della gola: il suo male non sta nell’ingurgitare a sproposito troppo cibo, ma nel gustarlo così avidamente, da concentrarsi sul piacere e non più solo sulla mera funzione di alimento.
Il peccato di Gola non è affatto un peccato innocuo, in lui sta nascosto tutto un codice segreto, usato persino da Lucifero, per attirare gli ingenui e condurli alle soglie dei gironi dell’Inferno. Il peccato di Gola anticipa sempre il peccato di Lussuria essendo questi due maledettamente simili ed eternamente legati. Non è forse vero che, in entrambe le situazioni, lasciamo che un corpo caldo penetri il nostro corpo? Non è forse vero che, prima di iniziare a mangiare, la nostra bocca produce un’importante quantità di saliva per preparare al meglio le papille gustative, proprio come succede nel sesso, dove la donna che sta per avere un orgasmo, ha una maggiore secrezione vaginale, per consentire la penetrazione e prolungare il suo piacere? Mentre mangiamo le nostre labbra si gonfiano  e divengono più scarlatte cosi come avviene per clitoride e pene durante l’atto sessuale.  Allora non vi ho ancora convinti?

Prendiamo, allora, un frutto autunnale, ad esempio la castagna. Immaginiamolo mentre è ancora avvolto dal suo involucro spinoso, non ricorda forse il tempo della verginità, il tempo in cui proteggevamo quell’ambito triangolino del desiderio dal lupo cattivo che era nascosto sotto ai pantaloni di un uomo?. Poi togliamo le spine e ci ritroviamo un frutto che sa di calore, di coperte e di foglie che cadono. Un frutto racchiuso in se stesso e protetto da una buccia liscia e marrone che al tatto ci sembra la morbida pelle di un pube. Un frutto del quale non percepiamo l’odore fin quando non gli imponiamo un taglio in mezzo alla pancia e lo inforniamo. Un frutto che custodisce tutti i segreti di due peccati che si daranno la mano in una fresca estate di San Martino. La castagna è proprio come una donna, vergine prima, calda e invitante poi. Compagna perfetta di notti passate a sussurrarsi parole all’orecchio mentre lei, cuoce nel forno ed emana il suo odore inconfondibile che si amalgama con il profumo dei capelli lavati e bagnati del vostro amante. Complice dell’amore, la castagna, non soffoca gli istinti ma lì amplifica facendosi caldamente mordere da denti avidi di passione. Se cucinata all’acqua la si può succhiare, se messa in forno diventa caldarrosta e arrostisce gli animi ribelli, se si trasforma in marron glasée “uno tira l’altro”e qui tutto dire.
Consumata in una tiepida notte di Novembre, questo frutto, diventa la scusa per peccare, diventa il pretesto per arrotolarsi sul pavimento o tra le lenzuola, giustifica un’assenza compensata da una presenza imperante che ha il sapore di proibito. La castagna è la scusante perfetta per attraversare la notte, arrivare all’alba con il corpo che sa di saliva e arrivare tardi a un appuntamento.
La castagna è erotica. Molto erotica, soprattutto se mangiata in due.

giovedì 28 giugno 2012

Sotto un cielo stellato.



L’estate porta novità. Risveglia gli animi, consolida le amicizie e fa scoprire cose carine che prima credevi non esistessero. L’estate scopre i corpi, scalda la pelle, la abbronza e fa trasudare le innumerevoli bevande alcoliche che ingurgiti velocissimamente e continuamente. L’estate è la culla delle emozioni, il dondolo delle sensazioni e l’alcova dell’amore. L’estate è la compagna ideale di gite fuori porta, picnic all’aperto e scampagnate con gli amici. Non sono sicura di amarla fino in fondo e non credo la sceglierei come partner per la vita, penso sia troppo calorosa per i miei gusti e lasci trasparire smisuratamente il suo essere spudorata. Ad ogni modo per un’avventura One-Shot è perfetta. Lo è per una notte sotto le stelle sdraiata sull’erba fresca, per una passeggiata a San Luca con il respiro in affanno e per una copulazione fugace ai giardini pubblici.
L’estate non porta consiglio, porta desiderio.

giovedì 26 gennaio 2012

Arte Fiera 2012


Blog consiglia…

Diamo inizio alle danze. Eccomi qui. 
È già Gennaio e come sempre sta per arrivare ArteFiera, la settimana piu affascinante e divertente dell’anno. Anche quest’anno non si sono fatti attendere i problemi e gli imprevisti. Mancava solo il blocco totale dei trasporti e cosi mi ritrovo, ad un giorno dall’inaugurazione di una mostra, sul treno per Napoli a recuperare due opere. La febbre artistica è arrivata a 39 ma barcollo ma non mollo. Fiato alle trombe, che sia un’arte fiera incredibile.
Per questa occassione ecco alcuni consigli della amica Marta Gabriele e alcuni eventi ai quali non potete mancare se passate sotto le due torri. Buon divertimento