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venerdì 15 giugno 2012

Beyond the earthquake

























Mi sono assentata volutamente dal mio blog.
Ho deciso di prendermi una pausa per osservare il mondo e per riflettere su ciò che mi stava intorno. Ho pensato che era meglio impormi il silenzio di alcuni giorni per capire cosa veramente volessi da questo momento della mia vita, ma soprattutto per dare una classifica alla scala dei valori e mettere sul podio le cose più importanti per creare il mio futuro. Stasera una domanda mi sorge spontanea. Cos’è il futuro? Nel lungo cammino della vita pensiamo continuamente al futuro credendo che questo sia lontano anni luce da noi, lo agogniamo non rendendoci conto che lui è già qui di fronte, ci aspetta e poi ci oltrepassa, ci guarda e poi ci prende in giro, ci urla e poi la sua voce diventa eco impalpabile e scompare negli angoli nascosti della memoria. Il futuro è tra noi, è il sogno di un lavoro perfetto, di un amore sospirato, di una famiglia felice. È la veloce sensazione che ci fa attendere ciò che pensavamo non arrivasse mai, è la rarefatta speranza che un giorno possa accadere qualcosa che cambi le sorti della tua esistenza, è una strana utopia che raggiungi in un attimo pensando che quell’attimo fosse lontano.