lunedì 18 ottobre 2010

ROAD...

Passeggiando sotto la pioggia di una domenica uggiosa, mi accorgo che gli alberi hanno già perso le prime foglie, la temperatura si è gia abbassata a 10 gradi, e io ho gia tirato fuori il cappottino di mezza stagione e la sciarpa. Rifletto mentre mi dirigo in direzione Duca d’Amalfi per la solita colazione delle 14 con le amiche di sempre. Una giornata di relax come tante, di quelle che consacrano l’inizio di una nuova stagione, quella del freddo, dei ricordi e della fine degli amori. L’autunno ha sempre questo sapore di tristezza e di presa di coscienza di cose che finiscono, che si dimenticano, di sostituzione, proprio come si fa con l’armadio, un cambio vestiti per far posto a quelli nuovi. Mi chiedo sempre quanto tempo serva per sostituire un abito, ma in fondo la risposta è abbastanza scontata, pochi minuti. Nella società liquida di Bauman, come l’acqua che scorre siamo abituati a sostituire qualsiasi cosa con infinita leggerezza e a non preoccuparci di aver consumato fino in fondo il tessuto, ma lasciamo scorrere velocemente tutto ciò che ci succede senza dar mai troppo peso a nulla. Mi chiedo se sia veramente ciò che vogliamo, se alzarci al mattino aprire l’armadio, indossare un tubino nero per poi lanciarlo nel dimenticatoio il giorno dopo sia davvero sinonimo di progresso e non di regresso, se non sia una grande insicurezza pensare di poter stravolgere tutto per poi ritrovarsi sempre e comunque davanti a quel armadio che ci pare continuamente vuoto. L’abbiamo voluto noi care amiche tutto questo..? o qualcuno ce lo ha dato in regalo il giorno di natale di qualche stagione fa..?

Trentenni, belle, ricche, potenti, in carriera con mille hobby e nemmeno uno spazio libero in agenda. Donne con mille vestiti che aumentano giornalmente, all’attivo ognuna ha sicuramente almeno 200 paia di sandali e un centinaio di borse, una macchina sportiva e una Smart per la città, una bicicletta per tenersi in forma e un bel paio di Mizuno per andare a San Luca, non a chiedere la grazia ma a implorare a Dio un corpo perfetto. Nella Kelly sempre l’ultimo numero di FlashArt per dimostrare quanto amiamo la cultura, ma anche il tanto adorato Vanity Fair per essere sempre alla moda nella speranza che sfogliandolo ci si possa imbattere nell’ultimo accessorio che abbiamo comprato… -si perchè vedere una splendida Giselle con l’occhiale come il nostro aumenta il nostro Ego e ci fa sentire un pò più giuste-.
Sfrecciamo per la città stracciando semafori rossi e quando ci arrivano le multe andiamo a piangere dai nostri corteggiatori supplicando che ci regalino i loro Punti. Se prendiamo la bicicletta è sempre per andare contromano e sotto al portico rischiando di tirar sotto le anziane signore che tornano a casa con la spesa…ma la fretta è sempre troppa…e il tempo sempre poco per poter fare tutto in sole 24ore. Donne con un Chihuahua o un Buldog Francese, senza figli, senza legami, donne con case bellissime piene di oggetti, sculture sedie di design, donne che hanno una grande verità in comune ma che cercano di andarne fiera giustificando a loro stesse che il lavoro è la loro reale scelta…donne Single, sempre e solo Single.
Una città, tante città, un mondo pieno di femmine incredibili, alla moda, sfrenate, spregiudicate nel lavoro, esseri che sanno ciò che vogliono perché tutto ciò che hanno lo hanno ottenuto sudando e non regalando sesso ai porci per miseri favori, donne intelligenti, acculturate, piene di interessi, con un sacco di argomenti, che conoscono almeno tre lingue per non rischiare di trovarsi in un posto e rimanere zitte.
DONNE DONNE DONNE ma sull’orlo di una crisi perché la verità è che se anche amano la loro vita e non la cambierebbe con nessun’altra, vorrebbero qualcuno che le amasse davvero per ciò che sono e non per ciò che sembrano. Vorrebbero tornare a casa e raccontare della giornata terribile che hanno avuto, vorrebbero che un uomo fantastico gli preparasse un bel bagno caldo mentre sul fuoco c’è una padella con persico al sesamo e sul tavolo un calice di Champagne. Sono le ragazze per bene, quelle che leggete tra queste righe, quelle che lottano ogni giorno per la pagnotta a rimetterci sempre, a rimaner sole, sono quelle con i capelli naturali, senza trucco, quelle che non tradiscono, sono quelle della porta accanto che vi sembrano irraggiungibili, quelle che sorridono e hanno una parola buona per tutti, quelle che al primo appuntamento si preparano per tutto il giorno, sono quelle che lavorano per non pensare alla loro solitudine. A vincere in una società basata sull’apparenza e sul sesso, non saranno loro ma sempre “donne” leggere che scopano al primo appuntamento che sono facili da gestire e che non danno problemi.
Io so a che categoria appartengo e mai e poi mai passerei al nemico e voi…???’


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