mercoledì 21 agosto 2013

Estate barbara


Quando ero piccola, l’estate finiva con lo scoccare della mezzanotte del Ferragosto. Sistematicamente la mattina del 16, le spiagge si svuotavano, i lettini erano deserti e nessun asciugamano appeso più agli ombrelloni. Il mare in burrasca e il vento tagliava le guance, Estate finita, Arrivederci. Agosto è sempre stato il mese della vita vissuta a metà tra la voglia di costume da bagno e l’angoscia del ritorno alla scuola. È sempre stato il mese dei cambiamenti, delle giornate che si accorciano, degli amori che si salutano e dei ricordi che danno una sberla alla felicità. Agosto è sempre stato il mese del dentro o fuori, delle decisioni prese a due mani, del pulviscolo tra luce e ombra, del vatteneaffanculo che a Settembre ricomincio una nuova vita.
Agosto è come se fosse l’ultimo mese del calendario dell’amore, quell’amore che, iniziato in Novembre, con il primo freddo, con la voglia di scaldarsi, con il desiderio di coprirsi l’uno dell’altro, finisce con l’uscita allo scoperto del Re, che in fondo tanto Re non era. Si, perché ad Agosto dimostri davvero di non avere gli addominali, ma dimostri pure di non avere nemmeno un cervello, di un cuore, poi, neanche l’ombra. Ad Agosto togli le maschere, fa troppo caldo per quelle, mica sei al carnevale di Venezia (e poi il carnevale è a Febbraio e li di coperture ne hai parecchie). Agosto è il mese delle chiusure, quelle nette, poi se devi riassettare o ricucire o che ne so, fare qualcosa ci pensi in Autunno, quando le fiamme si sfiammano. Agosto che non passa mai, e che se ti saltano le vacanze sei fregata. Agosto che è solo l’ultimo mese di una lunga serie di mesi estivi che ti hanno dato fastidio: al corpo, alla mente e al cuore. Allora diciamola tutta che è l’Estate che scopre gli altarini. Era meglio starsene al calduccio in casa se poi ti deve capitare tutto questo delirio.

giovedì 15 agosto 2013

Se non sei PRONTO a mordere è inutile che ringhi


Agosto di cambiamenti. Di valige da fare, e da disfare, e poi da fare un'altra volta. Una volta in più. Una ancora. Agosto di resa dei conti. Agosto di conti che devono tornare. Agosto che è un ultimo sforzo di pazienza e, poi, chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, scurdammece 'o passat, se il passato s'è scordato di noi.
Agosto di cavalli di razza che si vedono all'arrivo. Nel senso che, giunti alla fine, al traguardo, al capolinea, aquellochecazzovipare, bisogna stare a vedere com'è che si rimettono in corsa, e si lanciano nuovamente al galoppo.

Agosto che mi devi portare bene. O, almeno, mi devi portare. Da qualche parte. Una qualunque. Basta che mi porti. L'immobilità mi manda al manicomio. Agosto di coraggio preso a due mani. E di prese di posizione. Perché va bene tutto. Tranne le prese per il culo. Per quelle, abbiamo già dato. Abbi pazienza. Agosto che, col caldo, ci si deve spogliare non soltanto dei vestiti: via pure le maschere, le bugie che feriscono, gli inganni che fanno lo sgambetto alla fiducia. E quella, povera, inciampa. Agosto senza saldi. Senza sconti di onestà.
Agosto che un vincente trova sempre una strada. Un perdente una scusa. Agosto di punti di rottura. Non più di sutura. Ho finito ago e filo. Adesso è dentro. O fuori. Agosto senza scuse.

(Antonia Storace da Il giardino dei ciliegi)

sabato 10 agosto 2013

Chi dice riviera, dice Fantini Club



I lettini Deluxe del fantini Club. Un vero lusso per chi si vuole rilassare e stare comodamente sdraiato in un lettino a due piazze. 
Bologna in Agosto è impraticabile. Impossibile pensare di uscire da casa, anche solo per prendere un caffè. Un vento bollente, quasi un phon ti si spara addosso e ti impedisce persino di respirare. Non parliamo poi di andare in bicicletta, anche per una che in bici ci vive, azzardarsi a saltare in canna per andare in centro è come avventurarsi nel deserto senza una borraccia ricolma d’acqua. Amo Bologna in estate, ma quando l’estate si fa così afosa proprio non ce la faccio a vivere la mia città, mi limito ad uscire dopo le 22 e a fare un giretto alla ricerca di un pò di venticello che puntualmente gioca a nascondino. Ma, e per fortuna esiste sempre un Ma, noi bolognesi abbiamo una fortuna che altri non hanno, abbiamo la Romagna. Dite pure quello che volete, si certo l’acqua non sarà cristallina, la spiaggia non rifletterà l’ideale caraibico, ma la Romagna offre così tanto in termini di cordialità, possibilità e divertimento che tutti ce la invidiano. Non è necessario avere acque verdi per essere meravigliosi, così come non è sufficiente avere le spiagge larghe per avere l’etichetta di luogo più divertente d’Italia. In Romagna c’è di tutto. E allora in un’oretta, noi felsinei accaldati ci prendiamo trenino o macchinina e in un lampo ci immergiamo in questa fantastica terra dalle mille sorprese e dalle innumerevoli risorse e in Agosto, ma non solo, andiamo a prenderci un po’ di fresco.

giovedì 8 agosto 2013

Riposa in pace, dolce Alice


Blue non ha parole. Non ha respiri. Non ha battito. Blue è sconvolta da ciò che oggi ha visto sotto i propri occhi. Blue chiede un attimo di silenzio per il dolore di una famiglia, che ha perso la cosa più importante che possa esserci nella vita: un figlio. Blue chiede un minuto di silenzio per Alice Gruppioni. La piccola Alice che ha visto i suoi sogni troncarsi a causa di un pazzo che l’ha travolta mentre era in viaggio di nozze.
Mi stringo intorno a Katia, la zia, donna che amo profondamente e che non passa giorno da quando la conosco, che non sia nei miei pensieri. Oggi con una stretta forte ho sperato che un po’ del suo immenso dolore fosse alleviato dal nostro abbraccio.

Blue si unisce al dolore di un padre, provato dalla grande sofferenza di perdere ciò che di più prezioso ci regali l’esistenza.
Riposa in pace dolce Alice.

mercoledì 7 agosto 2013

Giorno e notte A Spasso con Blue


Questo post è dedicato a Voi. A Voi che mi leggete, mi seguite, mi scrivete. A Voi che anche se posto a tarda notte un commento arriva sempre. A Voi che dal 2009, anno di nascita di AspassoconBlue, siete sempre di più. A Voi che non c’è caldo o freddo che tenga, non c’è segnale tolto dalla gita in barca o dalla gola di una montagna. A Voi che fa sempre bene leggere AspassoconBlue prima di dormire, come se fosse una favola notturna che aspettate. A Voi che mi date coraggio, mi fate sorridere e spesso, mi date le perle di vita che poi io trasferisco sullo schermo. A Voi, donne o uomini, che avete deciso che leggermi è un piacere mattutino, come un rito quotidiano insieme al cappuccino o al giornale. A Voi che quando avete scoperto la mia vera identità vi siete stupiti immensamente, perché Blue è Blue e non può essere nessun’altra persona. In effetti Blue è una gemelli e voi avete scelto quella che scrive di vita, non quella che fa un lavoro normale (che poi se vogliamo vedere tanto normale non è). A Voi che mi mandate messaggi in privato, perché scrivere in platea a volte diventa faticoso.
A Voi che mi pregate di scrivere, ancora una volta, magari raccontando cosa vi è successo. A Voi dedico questo post perché ciò che in questi giorni mi ha fatto riflettere è l’immensa quantità di messaggi privati e mail che ho ricevuto.

sabato 3 agosto 2013

Cuore.Ti sei di nuovo buttato dal condominio?


Amore e Psiche
I sassi nelle scarpe. Le schegge sotto le unghie. Le ciglia negli occhi. Le pietre sul petto. Quali di queste cose danno più fastidio? Quali fanno più male? Sono dolori diversi, elementi impercettibili agli altri, ma che si fanno spazio sul quel corpo martoriato, o dentro a quell’anima pesante, sono sofferenze che pesano su di te, prepotentemente. Ma c’è un dolore, uno così forte da non farti più stare in piedi, quello che ti costringe a chiuderti in casa, quello che se non l’avessi mai provato penseresti non esistesse. Il dolore più grande che tu possa provare è quello del cuore.