venerdì 28 ottobre 2011

Regina di cuori_ La Capreccion


La Capreccion alias Giovanna Gavioli è nata a Quistello (Mantova) classe 78’ e bolognese d’adozione dal 1996. Da ragazzina, il suo sogno nel cassetto era quello di fare l’infermiera. Si iscrive perciò alla Magistrale nel 92’ ma dopo solo tre mesi di frequentazione si rende conto che la strada era più lunga del previsto e quindi, decide di lasciare i banchi per aiutare il padre imbianchino nell’azienda di famiglia. Ritirata da scuola a Febbraio indossa cappello, tutona bianca, si munisce di pennello e inizia a dare una mano al padre fino all’inizio del nuovo anno accademico. Passato questo periodo è di nuovo il momento di ricominciare a studiare. Sulla scia della sorella si iscrive all’Istituto Statale d’Arte dove rimane un anno, al termine dello stesso la bocciano dicendo ai genitori che Giovanna non aveva voglia di studiare, si applicava solo nelle materie pratiche riuscendo di gran lunga meglio degli altri, ma nella vita si sa, a volte bisogna anche leggere. Lei non ne aveva proprio voglia, voleva solo dipingere.

domenica 23 ottobre 2011

Piadine clandestine, amore e arte che sanano l’anima.


Un anno fa, in questi giorni, mi trovavo in uno stato confusionale. Il mio cuore era stato spazzato via da un uragano per lasciar spazio al dolore, il sonno si era smarrito nel bosco e l’appetito aveva fatto una vacanza lunga una gravidanza. Un anno fa la mia vita è cambiata, non negli intenti, nelle ambizioni o nei progetti ma si è semplicemente accelerata e ha preso la piega che volevo prendesse. Un anno fa, l’idea del libro che sto scrivendo, delle interviste agli chef sul rapporto che coesiste tra arte sesso e cucina, la programmazione del festival che sto ideando insieme alle amiche di ECOnvention e delle mostre che presenterò nel 2012 dedicate alla sensualità che lega cibo ad arte, sembravano essere un miraggio lontano. Oggi a pochi mesi dall’inizio del nuovo anno sto per tirare le somme.

domenica 16 ottobre 2011

Regina di Cuori al comando_ Viola B.


Quando mi venne l’idea di aprire la rubrica “Regine di Cuori al comando” non immaginavo che sarebbe stato cosi divertente e tanto meno pensavo che esistessero cosi tante donne magnifiche, creative, intelligenti, preparate, sensuali, donne con vite spericolate o manager prestate alla famiglia, femmine tacchettine che ad una certa ora del giorno, sfilano il decoltè per indossare una comoda tennis e preparare la cenetta al loro amore. Le donne sono magiche, poliedriche, abili, intuitive, astute, contorte, superiori, sentimentali, giocose, erotiche, alle volte molto intelligenti e acculturate, hanno sicuramente una marcia in più (non tutte) e come lessi stanotte in un testo di Virginia Woolf “Avete idea di quanti libri si scrivono sulle donne in un anno? Avete idea di quanti sono scritti da uomini? Sapete di essere l'animale forse più discusso dell'universo?.









domenica 9 ottobre 2011

Chi dice donna non dice cucina.

Fino a qualche anno fa eravamo abituati ad associare la donna solo alla cucina. Chi potrebbe dimenticare l’immagine della propria nonna regina della casa con il grembiulone a righe bianche e blu mentre si divincola, tra mestoli e terrine, per preparare vivande da servire a tutta la famiglia. Le nonne e le mamme, non tutte, sia ben chiaro, –la mia mamy non riusciva nemmeno a fare gli spaghetti al pomodoro, ma all’attivo aveva altre fantastiche doti, come riuscire ad andare sui pattini incinta di nove mesi– riuscivano a mettere in piedi un cenone pre-natalizio con quattro cosine raccattate qua e la tra frigo e frizer. Mi sono sempre chiesta come potesse, mia nonna, preparare i tortelloni di zucca stando tranquillamente seduta a charlare due ore con le amiche, mentre sul fornello aveva il brodo di gallina con bollito al seguito, e come fosse in grado di fare la crostata di marmellata di fichi mentre sul fuoco girava la polenta. Talento da vendere, si perché in cucina lei ci sapeva stare, ma sapeva anche tenere la casa, cucire, lavare, stirare, accudire quattro figli, otto nipoti, amare suo marito e farci l’amore due volte al giorno. Donna d’altri tempi.? Si, forse! Ma in realtà ora che sono diventata grande, mi accorgo che tante donne sono come lei.

domenica 2 ottobre 2011

Io, me e la mia gemellina...


Io sono proprio una Gemellina fatta con lo stampo. Creativa, isterica, lunatica, sorridente, poliedrica, sempre in corsa con il tempo, amante del rischio, investigatrice di emozioni, incauta e fine quanto basta a non apparire maleducata. Decisa, irruenta, impaziente, un’esteta al momento giusto anche se ho smesso di essere bella per lasciare spazio all’intelligenza. Sono sicuramente spocchiosa con chi mi fa perdere tempo, mite con chi mi da fiducia e indulgente con chi dimostra di essere sincero. Non conosco il significato della parola invidia, non essendomi stato insegnato e nemmeno quello della parola bugia, non le dico, non le tollero e ancor meno tollero chi ne racconta per apparire ciò che non è o per nascondere la propria mera esistenza. Sto con chi è giusto, leale e sincero, con chi ha passione, amore e sentimenti. Sto con la giustizia, con la parità dei diritti, con chi pensa che il mondo sia tanto a destra quanto a sinistra e perchè no palla al centro, con chi non discrimina, con chi ama in modo incondizionato e lotta contro l’omofobia, sto con chi rispetta le idee altrui e fa valere le proprie ricordando che la libertà personale finisce dove inizia quella di un altro individuo.