venerdì 27 luglio 2012

Bilbao, la terrazza sul mondo.



Dall’alto il mondo assume un altro aspetto. Lo sguardo si aguzza verso l’infinito, gli occhi si riempiono di colori e i polmoni respirano odore di Begonia. Interminabili ascensori ci separano dalla meta, di solito sono lussuosi e super hi-tech completamente di vetro che lasciano trasparire  ciò che sta intorno. Lassù il cielo cambia luce, gli edifici riflettono le nuvole e il calice di Cava che stiamo per assaporare acquista una tonalità calda tipica del verano. Situate tra i venti e sessanta metri d’altezza, le terrazze di Bilbao sono il nuovo glamour di una città che non si ferma mai. Luoghi strepitosi situati in punti strategici, spesso all’interno di strutture come hotel o musei, dove si può andare per prendere un semplice vino (una copa, in gergo) o per cenare. Negli ultimi anni sono cresciute come funghi, sono circa una dozzina, i locali che si popolano dopo las 8 de la tarde per offrire un servizio memorabile che rende felici gli occhi e la gola dello spettatore più esigente. 


L’ultima in casa Bizcaya è El Yandiola situato nel complesso multifunzionale di La Alhòndiga, uno degli epicentri della notte bilbaina. Questo magico luogo non gode di una vista spettacolare come altri belvedere in città, però è in una posizione che permette a chiunque, turista compreso di arrivare senza problemi. È, infatti, collocata nel cuore di Indautxu a pochi metri dalla Gran Via, dove TranVia e Metro ti collegano con tutte le zone e dove pulsa el corazòn di Bilbao. Anticamente era il vecchio magazzino del vino, ora è un luogo dove arte, musica, design e divertimento si sposano, il tutto re-inventato da Philippe Starck.
Entrando nel Alhòndiga veniamo rapiti dalla bellezza della struttura antica amalgamata perfettamente con il contemporaneo delle colonne disegnate da Starck e posizionate dallo scenografo Lorenzo Baraldi. Ci sorprenderemo nell’alzare gli occhi al cielo e vedere sopra di noi una piscina dove si vede gente nuotare. Un concetto nuovo di riutilizzo degli spazi comuni, tantissime attività si districano tra queste mura che respirano di Euskadi. Al piano seminterrato una sala esposizione che nulla ha da invidiare a quelle dei migliori musei italiani, al pian terreno una zona relax, un centro informazioni dove troviamo diversi operatori che possono raccontarci (nelle principali lingue internazionali) tutto ciò che offre la struttura e poi una palestra, una mediateKa, un bar, due ristoranti e un aula dove si fa scuola di cucina e si studiano i prodotti della terra. Ma non è finita qui. La vera sorpresa, quando già ti sembra di stare a New York, è nel salire all’ultimo piano, la terrazza. Il vento tipico del nord ti scompiglia i capelli, ti fa rabbrividire la pelle dandoti una sensazione di benessere diffuso. Sei in cima, sul cappello di una delle città più belle del pianeta, dove le più grandi ArchiStars mondiali hanno messo radici e dove in un attimo ti senti a casa. Durante il fine settimana questo luogo si popola e spesso è molto difficile trovare un tavolino dove sedersi, vi do un consiglio, attendete. Aspettate seduti al bancone ordinando una cana (birretta) fresca o una coppa di Cava gelata (se siete in due il tutto non vi costerà più di 10€) mentre i camerieri cercano di trovarvi il posticino più carino. Approfittate del relax che vi pervade. Bienvenidos a Bilbao!




Terrazza El Yandiola  nello spazio de La Alhòndiga

Se la terrazza chillout del Yandiola vi ha soddisfatto ma avete ancora voglia di sorvolare le vette e tomar una copa (bere qualcosa) o comer algo (mangiare), Bilbao offre molta scelta. Rimanendo sempre in alto, ormai ci siamo abituati, troviamo il ristorante Etxanobe nel Palacio Euskalduna (una stella Michelin, chef Fernando Canales), le terrazze degli hotel Hesperia Zubialde e Silken Gran Hotel Dòmine (anche ristorante Doma, chef Martin Berasategui) e il Bistrot del Museo Guggenheim. Un ottimo inizio per conoscere la nuova Bilbao e le neonate realtà che si stanno sviluppando intorno all’arte, all’architettura, alla buona cucina e al divertimento.

A un passo dal sogno, la terrazza Buenas Vistas (Silken Grand Hotel Domine) è cosi cool da lasciare senza fiato chiunque. Da un anno lo stellatissimo chef basco, Martìn Berasategui, ha preso il comando del ristorante Doma, spostandolo dal pian terreno al settimo, facendolo letteralmente decollare. Difficile non farsi tentare da una vista che cade direttamente sul Guggenheim e sulla neonata Torre di Iberdrola, panorama decisamente impedibile che si amplifica con il calar del sole rosso che irrora gli ultimi raggi della giornata sui vetri degli edifici e sulle lastre di titanio del Museo. Vi consiglio di prendere una Cava (vino bianco molto simile al nostro Franciacorta) costo a calice 6,00€, se invece preferite una birretta 3,50€ o un calice di Txacoli (vino tipico bilbaino) 4,00€. Dimenticavo il servizio al tavolo è gratuito e il panorama compreso.




Terrazza  Buenas Vistas  (Grand Hotel Domine) con vista sulla torre di Iberdrola e sul museo Guggenheim

E poi c’è il Bistrot del Guggenheim dove si può prendere un caffè (Illy) pomeridiano, un aperitivo con Pintxos (stuzzichino tipico basco) verso le 20 e magari mangiarsi qualcosa toccando la superficie del museo con le mani e ammirando l’opera di Anish Kapoor posta nel laghetto antistante.
Cosa si può chiedere di più? Non saprei, forse un Lucano? NOOOOO.

Vista dalla terrazza del Bistrot del Guggenheim dove si può ammirare l'opera di Anish Kapoor e toccare il museo con le mani


Mi  sembra che per iniziare possa bastare.
Ongi Etorri, questa è Bilbao.





Pintxos e caffè Illy al bancone del Bistrot del Guggenheim  




1 commento:

  1. in questo caso io un lucano non lo chiederei...mi andrebbe benissimo stare là!! Un abbraccio SILVIA

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