Così è la vita:
Cadere sette volte
E rialzarsi otto.
Io alla fine sono caduta sette volte, il 7 del settimo mese,
del settantasettesimo anno, il 7 che dovrebbe rappresentare un numero magico ma
che a volte proprio per la sua magia ti fa trovare con il culo per te e tutto
perché?
Perché ho analizzato l’espressione Io-ti-amo da un testo di Roland Barthes.
Io-ti-amo. Passato
il momento della prima confessione, il ti
amo, non significa più nulla.
Io-ti-amo è senza
impieghi. Al pari di un bambino, questa
parola non è soggetta ad alcun obbligo sociale, può essere una parola sublime,
solenne, superficiale, come può essere anche una parola erotica, pornografica.
È una parola socialmente sradicata.
Io-ti-amo è senza
sfumature. Paradosso esorbitante del linguaggio dire Io-ti-amo
è come se non esistesse un teatro della parola e questa
parola è sempre vera.
L’ Io-ti-amo è
senza altrove. È la parola della diade (materna, amorosa), in essa nessun
divario, nessuna difformità giunge a disunire il segno, Io-ti-amo non è metafora di niente.
Lacan afferma che Io-ti-amo
non è una frase, non trasmette un significato bensì s’aggrappa a una
situazione limite in cui il soggetto è
sospeso in un rapporto speculare all’altro. Io-ti-amo
è un’olofrase.
Io-ti-amo non ha
casa nel dizionario, è una figura la cui definizione non può accedere al lemma.
Questa frase ha senso solo nel momento in cui la si
pronuncia.
Ma quindi dopo essermi impastrocchiata con Barthes che ha
sempre un suo perché ho capito o no a quale ordine linguistico appartiene
questo bizzarro essere che a volte si pronuncia e che vede il suo significato
dentro di noi o forse anche un po’ fuori da noi, in quanto bisogna essere un pò
fuori (di testa) per pronunciarla. L’ Io-ti-amo fa parte, quindi, di un finto
linguaggio, troppo enunciata per rientrare nel campo delle pulsioni e troppo
conclamata per rientrare nel campo delle frasi. MMM davvero un bel problema.
Cara Blue, tu hai mai
detto Io-ti-amo? E se l’hai detto hai pensato al fatto che la stavi dicendo? E
se hai pensato, hai pensato alle conseguenze che l’olofrase ha sulla tua vita?
E se la tua vita fosse cambiata dal momento in cui l’hai pronunciato hai mai
analizzato il cambiamento che ha portato?
Cara Blue ogni volta
che scrivi mi sorprendi e mi sorprende come tu riesca ad analizzare ciò che sta
intorno a te con una tale lucidità da far risvegliare la voglia di pronunciare
mille e mille volte ancora Io-ti-amo.
Se fossi in te non analizzerei troppo, in fondo non siamo
davanti a un’opera d’arte ma solo di fronte a un sentimento che probabilmente è
l’unico motivo che ti induce a pronunciare Io-ti-amo.
Buona notte cara Blue fai
bei sogni, anzi fantastici.
Ps. Non pensare alle
cadute, chi cade di solito ha la forza di rialzarsi.
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