365 giorni di passioni,
tormenti, esperienze, emozioni, sorrisi strappati, amori inesistenti, amicizie
consolidate e altre perdute. Dodici mesi in cui NON mi sono seduta a guardare
la vita che scorreva ma l'ho presa di petto, ho afferrato il tempo tra le mani
e ho gareggiato con lui. Un anno in cui non è successo nulla di eclatante - per
fortuna - gli ultimi tre erano stati pazzescamente folli e intensi e credo che
non avrei sopportato così tante emozioni anche per il 2015. Un anno in cui ho
finalmente ritrovato il tempo di leggere, di pensare, di ascoltare, di
osservare. Un anno di lenti cambiamenti, ma in fondo chi l’ha detto che devo
andare sempre veloce.
E così mi guardo indietro.
Sto cercando nella memoria, un po’ perduta, eventi che possano classificare il
2015 come un anno da ricordare. Ma non ne ho, e non lo dico per essere
negativa, ma lo dico con la consapevolezza che la vita deve saperti regalare
anche emozioni miti e non solo picconate violente. I giorni possono susseguirsi
anche senza fiato corto e di questo, ora, ne sono convinta.