Questa è la storia di un uomo che cade
da un palazzo di 50 piani. Mano a mano che cadendo passa da un piano all'altro,
il tizio per farsi coraggio si ripete: "Fino a qui, tutto bene. Fino a
qui, tutto bene. Fino a qui, tutto bene." Il problema non è la caduta, ma
l'atterraggio.
(Hubert)
Ultimo piano. Attico con vista sulla città. Il
vento corre sulle guance. I brividi solleticano la pelle. Il cuore è fuori dal
petto. Le mani non sanno dove stare. La testa non trova una posizione.
Lo sguardo è immerso nell’orizzonte, profili di
palazzi senza curve, solo spigoli, solo linee rette, solo rigidità. Le cupole
paiono essere tutte state bombardate, non s’intravede un campanile, una
panciuta protuberanza, uno spiraglio di morbidezza.