Riesco a trovare i regali per tutti, quello è il negozio dei desideri, trovi sempre qualcosa per chiunque, c’è sempre il vestito giusto per ogni tipo di occasione anche per una futura mamma, il pantalone della tuta grigio per il fratellino fashion, il maglioncino azzurro a righe per lo zio Hippy, il cardigan in Lurex per la nonna glamour e un abitino color cipria tagliato ad impero per quelle come me che hanno le spallucce strette ma un sedere che fa provincia. Dopo due ore passate a conversare con la commessa marchigiana che mi convince su che reggiseno comprare per non sembrare un’asse da pasta, pago ed esco di gran fretta con il mio bell’autista che mi aspetta per portarmi a casa. Quando salgo la Capreccion sta facendo le pulizie di primavera, la trovo a quattro zampe intenta a pulire con uno spazzolino da denti un piccolo pezzo di parquet, è li che ci da come una matta come se la casa non venisse pulita dal 15-18’ invece è passato meno di un giorno da quando, ieri, l’avevo trovata nello stesso punto e nella stessa posizione intenta a togliere un rimasuglio di pelo bianco della sua gatta siamese Tashia. Fa le pulizie come se dovesse andare ad arare i campi…Chignon fermato con un bastoncino rubato al ristorante giappo di via Stalingrado, maglietta maglia XXXL che le fa da lenzuolo, cosi mentre striscia con il sedere a terra lava pure il pavimento, e nei piedi due orrende babbuccine azzurre fatte dalla nonna. Una vera Massaia con la M maiuscola, una donna da sposare.
In fretta e furia ci facciamo una doccia e ci vestiamo per partire, prendiamo cani, calzettoni e scaldaletto a due piazze, Mantova arriviamo.
Quando si parte per la mecca, dove la famiglia ti aspetta gioiosa con il lambrusco in mano dove il cibo straborda dalle pentole e dove si sa che si finirà tutti a cantare allegramente le canzonette degli anni 60’ insieme alla nonna ci sono sue cose che non possono mancare: radio deejay e la nebbia, che si sa nella bassa è piuttosto intensa, anzi mi correggo diciamo che sembra il muro di Berlino prima del crollo, con l’unica differenza che da noi non si vede una mazza e se non hai i fanali anti nebbia rischi di rimanere isolata su una strada di campagna in attesa che arrivino i soccorsi, che puntualmente non ti trovano perché anche loro hanno o stesso problema….non ci vedono una m…. Arrivati a destinazione, sono solo le 19 e mi viene una tremenda voglia di Prosecco, cosa c’è di meglio prima del cenone che farsi due bei bicchierini con un bel “Psin Puttana” e ridacchiare con le quattro anime del paese che non vedono l’ora di scambiare due parole con due gnocche…anzi con una, la Capreccion, perchè come sempre io sono l’anatroccolo guidatore lei il figone copilota. Dopo due coppe gelate di frizzantino e un piatto di pesciolini, mi sento un alito tipo drago sputafuoco, il mio cane si è fatto mezzo kg di mortadella per assecondare la bontà di un signore che l’ha rimpilzata per bene…siamo due trottole…per non fare brutte figure finiamo tutto quello che c’è sul bancone e paghiamo…TOTALE tre calici di vino con un buffet ricco di leccornie- 5 euro. Sorprese saliamo sulla Smartina, salutiamo tutta l’allegra compagnia con baci e abbracci calorosi e ci dirigiamo verso Villa Annita. Quando parcheggiamo, il profumino delle tartine al salmone e dei vole au vente arriva fino all’ingresso, scarico tutti i pacchi mentre la Capreccion entra in casa a salutare tutti…chiudo a chiave e mi fiondo nella cucina dove mi stanno gia aspettando con una bottiglia di Franciacorta Satin -6 gradi proprio come piace a me. Ogni volta che entro qui, mi dimentico di qualsiasi problema, del lavoro, dello stress mi dimentico di tutto..ma proprio di tutto… e anche se la temperatura media interna è di 16 gradi con minime di 12 nel bagno, io sto bene e non penso a nulla di ciò che sta a Bologna, anche se devo andare a letto con lo scaldasonno mettendo la temperatura massima, mi devo mettere i calzettoni, e mentre faccio la pipi rischio la vita perché in bagno ci sono i candelotti di ghiaccio, io amo quella casa e amo ciò che succede li ogni anno a Natale… e quest’anno devo dire che è stato ancora piu bello e sorprendente. Tra spaghetti all’uovo con pesce e gamberoni imperiali in salsa rossa, tra cocktail di gamberi e insalate di mare, il regalo più bello è stata la notizia dell’arrivo un un piccolo/a Bebe , la mia zietta, che è più di una sorella tra pochi mesi diventerà brutta e grassa e io la potrò prendere per il culo, rompendole le scatole sulle sue caviglie da elefante e sulla sua pancia da balena…che bello avere un amore incinta..ti senti sempre più magra di lei e questo ti gratifica da morire…per la prima volta sei tu la longilinea…ma perche non rimane incinta la Capreccion cosi ingrassa e le diventano i piedi come due zampogne..!!!!!
Dopo essere aumentate piu o meno 3 kg mangiando tutto quello che era commestibile compreso i fiorellini sulla torta gelato, io e la Gio ci siamo bardate da sci e siamo andate a dormire nella stanza dei ghiacciai, lassù al primo piano dove il riscaldamento è spento dal lontano 1992, i muri hanno una temperatura bassissima, le coperte hanno sopra la brina e per spogliarsi ti serve un training autogeno nel quale continui a ripetere a te stesso-“NON FA FREDDO…NON FA FREDDO”, quando sei li nuda come un pesce ti rendi conto che il tuo istruttore di meditazione è un cazzone e che non è servito a niente pagarlo 4 mesi per prepararti ad affrontare il gelo di Villa Annita. Il mio cane si rifiuta di farsi togliere il cappotto verde di cachemire e il suo codino è ormai pietrificato..ci lanciamo sotto alle coperte e battendo i denti in posizione fetale ci avvinghiamo e ci addormentiamo sognando una ninna nanna fantastica intonata da un Babbo Natale che passa davanti alla finestra con le renne e la slitta. Notte meravigliosa, il freddo è passato nello stesso istante in cui mi sono resa conto di ciò che avevo trovato, quest’anno, sotto l’Albero…mi alzo nuda nata e il mio umore è ai caraibi, apro la persiana ma aimè mi accorgo che il tempo è plumbeo e che la pioggia ha lavorato tutta la notte, è scesa interperrita e fine per regalarci umidità e grigiore. Il profumo del caffè raggiunge il mio naso, scendo le scale e trovo la mitica Anny, nonna 79enne pazza furiosa, super alla moda, vestita con un leggings nero e un lupetto stretto da Eva Kant, è una visione, inspiegabile la gioia che emanano i suoi occhi quando ci vede scendere in perizoma, i suoi apprezzamenti, nonché commenti da nonna all’avanguardia ma pur sempre nonna, sono tra il ridicolo e l’offensivo. Alla Capreccion intona un
“ VEEEEEEE quaciat ca tse ingrasada”
e a me un bel
“At ghe an bel Culon Nano”…
Grazie nonna tu fai sempre crescere la mia autostima, dopo essere passata sotto il tuo radar mi sento sempre un essere immondo in sovrappeso e con le tette minuscole. Ma anche se sei cosi io non perdo l’amore che nutro per te, anche se il tuo massimo complimento è “ Che belle Gambone cat ghe”, io non saprei come fare senza il tuo sorriso e il tuo caffè Crema&Gusto. Mentre lo bevo, rilassata sullo sgabello, la Capreccion fa lo stesso, attaccata al termosifone per non rischiare di morire assiderata. Insieme spostiamo la tenda bianca e guardiamo fuori con moto di tranquillità.
“Oddddioooooooooooooooooooooooooooooo….Capreccioooooooonnnnnnnn”
“Oddddddiiiiiiiooooooooooooooooooooooooooo la Smart…”
Un urlo rimbomba nella stanza------ “ Il Cabrio della Smart è rimasto aperto….” AZZZZZZZZZZZZZ
Ci guardiamo un secondo e poi scoppiamo a ridere…..
Smart non c’è piu dentro una limousine…c’è dentro una piscina olimpionica….GULPPPPPP