Quelli che a un certo punto di una relazione si alzano una
mattina e, probabilmente presi da uno slancio di coraggio o di codardia dipende
dai punti di vista, pensano di cambiare la loro vita, cambiando sicuramente la
vita di qualcun altro ignaro totalmente di tutto, e scappano. Da cosa scappino
poi questo lo sanno solo loro perché a te (che sei la diretta interessata) non
è dato saperlo.
Dove vanno gli uomini che hanno condiviso con te un pezzo di vita,
spesso anche molto lunga, a volte un quinto di secolo (ma non fa differenza il
tempo)? Dove vanno questi uomini che sono stati nella tua casa, tra le tue
coperte, stretti tra tue braccia. Uomini che sono stati un pezzo di colonna e
tu lo sei stato per loro. Sono stati il sangue, la carne, la passione, le gioia
e insieme l’amicizia, il rispetto, il litigio furioso e la rabbia più
irritante. Sono stati stagione di rose e di foglie cadute, di doposci ai piedi
e prendisoli colorati. Dove vanno questi uomini che hanno posseduto tutto di
te, dalla poltrona preferita alle lenzuola di lino, dalla molletta per capelli
allo spazzolino da denti, dal maglione del pigiama al cappellino sotto la
pioggia. Uomini che hanno avvolto di felicità le tue giornate, sono stati
capaci di strapparti il sorriso, prima che le mutande, che hanno allacciato un
rapporto stretto con la tua bava sul cuscino, che hanno respirato l’alito più
intimo del tuo mattino. Dove vanno questi uomini quando, hanno deciso che, una
storia finisce con la velocità di un foglio di carta che taglia la carne di un
dito Indice e tu sei diventata più fastidiosa di un mignolo che sbatte contro
l’angolo del comodino?