Un altro anno è passato.
366 giorni di passioni, tormenti,
esperienze, emozioni, sorrisi strappati, amori inesistenti, amicizie
consolidate e altre perdute. Dodici mesi + 1giorno in cui NON mi sono seduta a
guardare la vita che scorreva ma l'ho presa di petto, ho afferrato il tempo tra
le mani e ho gareggiato con lui. Un anno all’insegna del galoppare continuo,
una gara contro tutto e tutti in cui non ho fatto altro che viaggiare ad alta
quota e inciampare sui gradini dell’alta velocità preso all’ultimo minuto. Un
anno abulico, quasi irrisolto per certi versi, ma per altri estremamente vivace
e frizzante. Un anno in cui ho dovuto rivedere i miei conti con la religione e
in cui la lancetta della bilancia è letteralmente scoppiata.
E così mi guardo indietro. Sto
scavando nella memoria, ormai vacillante da un po’ di anni, per tentare di far
affiorare i ricordi di questo anno che chiude la saracinesca tra poche ore. Il
2016 è stato bisesto, e come tutti i bisesti che si rispettano, ha spaiato le
carte, attivato cambiamenti e rotto gli equilibri.