Alla fine di un anno si tirano sempre le
somme. Ci si volta un attimo indietro e si cercano di mettere insieme i
pezzettini del puzzle che hanno contribuito a comporre il cammino della nostra
vita. C’è chi non vede l’ora che il 2011 finisca, che risuonino le campane con
forti rintocchi a consacrare il nuovo anno nella speranza che questi porti
qualcosa di migliore. C’è chi è critico nei confronti di un periodo di forte
crisi, ignaro del fatto che la crisi si combatte con le buone idee e i bei
propositi, con sacrifici e salti azzardati. C’è chi brinda ad un trascorso
tormentato e sorride al futuro con sentimento speranzoso e voglia di mettersi
in gioco. E poi c’è Blue che ha avuto un anno difficile ma entusiasmante, ricco
di stimoli, novità, prese di posizione, avventure lavorative, collaborazioni
proficue e tesori tirati fuori dal cappello.
Iniziato con un passo verso la nuova vita,
nel 2011, ho sistemato casa, ho aggiustato i cassetti dell’armadio buttando via
gli oggetti inutili e ho demolito la Smart. Ho fatto un programma che prevedeva
notti e notti insonni per consegnare i lavori che mi venivano chiesti, ho
ripreso ad andare in bicicletta e sono diventata una donna. Nel 2011 ho
cambiato il taglio di capelli, ho alzato i centimetri dei tacchi e ho sistemato
tutti i libri nella libreria, ho cambiato il mio atteggiamento, il mio conto in
banca e l’orologio che scandiva il passare del tempo è stato riposto in una
scatola buia e sigillata dentro al mobile del bagno. Ciò che porto con me di
questo ciclo avvincente sono le persone, alcune conosciute da poco, altre
facenti parte di me già da un po’ ma tutte in un modo o nell’altro hanno
contribuito a farmi diventare quella che sono. Dal tramonto all’alba di un
giorno imminente ecco chi ha fatto, di Blue, la Felicità.