Sono solita chiudere l’anno con il post “Re e Regine oltre
…” Un post in cui esprimo il desiderio di portare con me, nell’anno nuovo, le
persone che mi hanno aiutato a essere felice. È un post che mi serve molto a
decidere chi voglio che attraversi la notte di San Silvestro, un momento in cui
ringrazio gli amici per essermi stati vicini e in cui metto nero su bianco e il
puntino sulle i alle persone della mia vita.
Ma oggi è un giorno diverso, anzi molto di più. Questo è un
anno diverso. Un anno in cui sono davvero diventata grande e ho capito che
dalla vita ci si può aspettare tutto. Ho capito che il bianco non si sposa
sempre con il nero, a volte prende la mano al grigio. Un anno in cui l’amicizia
va a braccetto con la giovialità. Un anno in cui Cupido si è gettato nuovamente
dal condominio senza trovare di sotto la barella. Un anno in cui le promesse
sono state infrante e le persone non sono state completamente leali. Un anno in
cui credi sia tutto perfetto e invece ti accorgi che di perfetto non c’è nulla
tranne la nonna Annita che continua a dispensare consigli e massime per ogni
cosa che ti succede. E allora quelle massime te le scrivi e rifletti sul loro
significato. È stato un anno difficile, a tratti interminabile e ad altri
troppo rapido.