Mettiamo un attimo nero su bianco, perché qui di cazzate ne
abbiamo sentite tante, anzi troppe. Stronzate che vengono sputate dalla bocca
di uomini che di volersi un attimo, e dico: “un solo un attimo”, slacciare il nodo che hanno stretto
al cuore, non ne vogliono sapere. La faccio più semplice, perché la chiarezza è
una qualità che mi contraddistingue, in fondo, e dico: “solo in fondo”, sono
una donna e di peli sulla lingua, non ne ho. Ma dico: “sono una donna”, ma non
di quelle che piacciono alla stragrande maggioranza degli uomini. Sono una di
quelle che si sveglia alla mattina con il sorriso, - anche se il mattino per me
inizia alle 11- e sono estremamente
contenta di essere così maledettamente stronza e maledettamente esigente e maledettamente
indipendente e così maledettamente innamorata della mia “capriccitudine” che
non me ne frega proprio nulla se risulto spocchiosa, irriverente, algida o
complicata. Provateci voi a mantenere una posizione così difficile, a
combattere contro un esercito di uomini che desidera il monte di Venere senza
raggiungere nemmeno il primo gradino della scala del vostro condominio.
Provateci voi ad andare a letto con uno che pensa di essere un grande amatore e
invece è Geppetto con un bastone che
a malapena gli regge le mutande.
Provateci voi a sostenere un discorso con un ebete che pensa di avere una Laurea
in tuttologia mentre a me sembra sia andato a scuola dal bidello. (cit. mamma di
Blue G.)
domenica 10 maggio 2015
Gattamortismo. Hai visto mai una gatta morta con i tacchi a spillo?
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sabato 2 maggio 2015
Ma alla gente il verbo "restare" fa schifo?
È ufficiale. Il verbo restare
è stato sostituito dal verbo scappare.
Resto per far due chiacchere, per ascoltarti parlare, per starmene tranquillo.
Resto per guardarti, per ammirarti, per capire cosa mi attrae di te. Resto un
attimo, due o forse tutta la vita. Resto a pranzo, a prendere un caffè, a cena
e perché no, resto a colazione che significa ho dormito con te e sono inguaiato
dalla testa ai piedi e non posso più fare a meno di vederti in qualsiasi modo,
anche con la bavetta che ti scende sul cuscino. Resto perché in un mondo in corsa verso qualcosa che mi è ignoto,
ho capito che l’unico motivo valido per smettere di correre è il tuo viso e la
gioia che mi trasmette quando mi sei vicina. Resto perché non mi è mai capitato
di starmene a guardare una donna come guardo te, senza volerla cacciare a calci
da casa.
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