venerdì 12 novembre 2010

Ghost…

Spesso mi chiedo perché il nostro cervello non stacchi la spina e non si metta in modalità folle. Perché invece di riesumare i fantasmi del passato non provi anche solo per pochi minuti a ragionare come fanno le capre… solo erba cibo e pascoli…

Io proprio non ci riesco a spegnerlo, il mio Celebro è sempre al lavoro, produce ricordi, tira fuori dal capello magico nostalgie che ormai pensavi fossero andate perse come il tuo primo diario, si piroetta in pensieri contorti e strategie inutili.
Perché abbiamo una memoria e ci ostiniamo interperrite a farci del male annusando calzini non lavati rimasti nei nostri cassetti, a trafiggerci e ad impalarci come facevano i crociati con magliette di taglia XL che chiaramente non sono nostre e attacchiamo l’Hard disk sfogliando fotografie di momenti che non ritorneranno mai più…?
I fantasmi ritornano dal passato anche quando hai cambiato libro e hai finalmente deciso che ormai quel pezzo della tua vita non ti appartiene più, quando hai voltato la pagina dove stavano scritte tante parole d’amore, tanti sogni e tante promesse. In quel libro dove hai impresso con inchiostro indelebile la tua volontà di essere vera per sempre e stava scritto che saresti stata la persona felice e sincera che desideravi essere e che lui sarebbe stato il tuo grande amore fino all’ultima alba della tua la vita.
I fantasmi tornano perché in fondo non se ne sono mai andati…
E allora perché non sono presenti e palpabili ma li puoi ancora percepire..? Ne senti l’odore, il respiro e assapori il calore del loro passaggio…? Sono presenze che vorresti toccare ma sai che ormai si sono dissolte nell’aria lasciando una scia di vuoto nella tua stanza digiuna.

Oggi mentre ero affacciata alla finestra, la pioggia scendeva rapida e sottile, pensavo alla settimana appena passata, tra Milano e Bologna, tra casa e alberghi, tra riunioni e aperitivi, tra lenzuola e letti sfatti, tra amiche ed emozioni consumate tra le mura di vecchi appartamenti di periferia. Un pò di malinconia, in sottofondo una canzone che non sapevo nemmeno di avere sul mio Mac rimbombava sulle pareti “Hands of time”, non so nemmeno come ci sia finita lì e sinceramente non rammento neppure il momento in cui l’ho ascoltata la prima volta…ma lei era li a raccontarmi della sua pioggia e delle lancette del tempo che non si fermano mai e soprattutto per nessuno. Il tempo è un’occasione che non può ritornare, me lo ripete sempre la Capreccion con quel suo modino da pantera della Malesya. E’ una grande verità che ti fa tornare con i piedi per terra e ti impone di vivere non di ciò che sei stato ma di ciò che sei e hai ora.

Allora rifletti. Alcune storie finiscono e altre iniziano e se sei fortunata potrebbe capitarti un uomo fantastico che ti apprezza perché Tu sei Tu…con i tuoi forse, i tuoi ma, i tuoi perché …le tue paure e le tue dolcezze. Ti potrebbe capitare di prendere un caffé per scherzo e aver di fronte un maschio con uno sguardo diverso e un’aura di luce che ti cattura l’attenzione. Perché mai dobbiamo sempre dire di no al presente per terrore del nostro passato..!!! Siamo forse cosi tanto legate ai fantasmi che ci precludiamo l’arrivo della felicità..?
Io non voglio più fantasmi, voglio uomini veri da toccare, da annusare da baciare, da sgridare e con cui ridere.
Se arrivasse ora non me ne accorgerei se è già arrivato spero che abbia la pazienza di aspettarmi e di capire che ci si risolleva da una caduta solo se qualcuno ti porge la mano.

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