Nella vita, prima o poi, tutti abbiamo
supportato
qualcuno e prima o poi, tutti, siamo passati alla
seconda fase che è quella di
sopportare
quello stesso qualcuno. Strana la nostra esistenza, per una semplice vocale
cambiano le carte in tavola e ciò che prima ci sembrava qualcuno da difendere a
spada tratta ora ci risulta qualcuno da cui difenderci sopportando l’amara
verità di un tempo che cambia le cose o forse le persone o forse semplicemente
gli eventi.
Di solito si supporta ciò che si ama, ciò in cui si crede,
ciò per cui si combatte. Si supporta una verità immaginata, un traguardo
desiderato, un’idea di cui si è convinti. Si supporta un progetto, un
desiderio, una volontà, una decisione e non per ultimo un amore. Cosa ci spinga
a supportare qualcosa o qualcuno questo non lo so ma so solo che a un certo
punto della nostra vita decidiamo, per qualche strana congiunzione astrale, di supportare
con tutte noi stesse una convinzione che è la convinzione non della realtà ma
quella della presunta realtà che vorremmo, quella immaginata fin da bambine
quella che ci fà stare tre metri sopra il cielo e non ci fa accorgere di nulla.
Quando invece un ago fa esplodere il palloncino che ci teneva in aria allora ci
ritroviamo catapultate con il culo per terra con un gran dolore alla schiena e
anche alla testa, diventiamo un ologramma, immagine di quello che eravamo e
cominciamo a sopportare la condizione in cui ci troviamo. Le persone prima si
supportano e poi si sopportano, perché? Forse perché le carte in tavola sono
ancora coperte e la poesia è svanita? Forse perché abbiamo scoperto che la
favola del principe azzurro è solo una novella? Forse perché la principessa ha
scoperto che il pisello che si trovava sotto al materasso è piccolo e
fastidioso e per questo non sarà mai in grado di dormire, e allora presa da un
attacco di insonnia che dura da anni cade in depressione e ammazza il principe?
Ma cosa significa? Che la principessa non sopporta più il pisello che prima supportava?
O che il principe non supporta più la principessa sopportatrice? O forse non si
sopportano più a vicenda? O magari entra in campo il ranocchio che supporta la
principessa e bacia il principe che sopporta di essere baciato dal ranocchio?
Mio dio che caos. Ma dove sta la linea sottile, possibile che
le vocali facciano sempre tutto sto casino? È un po’ come oneri e onori ma cosa cavolo significa? Che prima mi onori di
qualcosa e poi mi riempi di oneri che mi appesantiscono l’esistenza? O che
oneri ha preso a braccetto onori e si fanno due piroette e poi cadono nell’acqua
e affogano?
Quello che posso trarre da questa elucubrazione post notte
insonne è che le vocali fanno sempre un gran casino quindi meglio sbarazzarsene
e andare in vacanza solo con le sane e dure consonanti che almeno hanno idee
chiare e suoni incisivi. Meglio una sana MMMHHHH che una insana OOOOO.
Buon viaggio Blue. Non pensare troppo che fa male!!!
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