Giovanni, Francesco e Olga |
La verità è che le cose belle sono spesso fatte da persone
belle. Le persone belle ci mettono la pancia, il cuore, i polmoni e il cervello
e ci mettono quella passione che le rende uniche. Ogni storia di cibo, se non
ha dietro un’ossessione personale diventa sterile ma, se ci mettiamo una sana
dose di follia e quella necessaria volontà di riuscita, allora prende il sapore
giusto: il sapore del cambiamento.
Oggi, abbiamo bisogno di nutrirci di cambiamento, novità,
rivoluzione unito a una benifica incoscienza. Siamo stanchi di quel pallidume
con i fiocchetti che ci propinavano negli anni 90’, ora è obbligatoria la
verità: nella vita, nella società, nell’arte e soprattutto nel cibo.
Finalmente si respira aria pulita, in una città che ha visto
morire al reparto geriatria tutte le idee, in una Bologna che è diventata la
grassa stanca città delle sole tagliatelle al ragù. Aria di Km-Zero (che un po’
è inflazionato) di Vegani estremisti (ma simpatici) e Vegetariani dalle larghe
vedute che si son fatti spazio poco a poco e che hanno trasmesso l’energia
positiva del mangiar sano.
E allora ecco che ritorna in auge, dopo anni di sonno
profondo: la yogurteria.
Nel ‘96, quando arrivai a studiare all’Università di Bologna,
era un must immancabile sulla lingua degli studenti che, come me, avevano pochi
soldi per mangiare e tanta voglia di qualcosa di diverso che non fosse gelato.
Mi sembrava una gran bella invenzione ma troppo avanti per i tempi. Allora
andava di moda Italy-Italy (che non era il colosso di Farinetti, ma una specie
di McDonald italiano) posizionato a due vetrine in via Rizzoli che propinava
hamburger grassissimi ma meno grassi del suo concorrente e che con poche mille
lire distribuiva menu unti e bisunti. Negli anni ‘90 non c’era il culto della
buona e sana cucina e allora le yogurterie sparirono in fretta lasciando solo
un bel ricordo.
Finalmente i tempi sono cambiati. A Bologna è ritornato lo
Yogurt gelato e a portarlo sono tre ragazzi che insieme non fanno 100 anni.
Sono Olga, Francesco e Giovanni. Una storia meravigliosa, la loro. Francesco e
Giovanni sono due fratelli di origine siciliana e sono laureati rispettivamente
in Ingegneria e Biotecnologia. Olga ha due lauree, una in Economia e l’altra in
Cooperazione Internazionale. Olga è la fidanzata di Francesco ed è di origine
russa. Francesco ha lasciato il posto fisso da ingegnere a Praga per dedicarsi
alla cucina e dopo un periodo passato a Milano, con Giovanni che ha studiato a
Pavia, decidono di investire i loro risparmi per aprire la prima yogurteria
della città: Yogurtlandia, in Via Caduti di Cefalonia 2.
Yogurt gelato con crema al cioccolato e caramello |
Il loro yogurt è particolarmente buono perché è ottenuto dal
latte proveniente dalle valli alpine. Un prodotto sano, genuino e ricco di
fermenti lattici attivi.
Si possono comporre coppette di diverse dimensioni (costi
che vanno dai 2,5€ ai 4€) e scegliere come “condirle” con frutta fresca di
stagione (che Francesco sceglie personalmente all’azienda agricola Bivona) o
frutta esotica. È possibile, inoltre, cospargere lo yogurt con varie creme di
cioccolato, tra cui anche il gusto crema al limone di Sicilia o la nocciola
bianca.
A Yogurtlandia ci sono tante cose appetitose e leggere,
dalla macedonia di frutta alle crepe dolce (presto anche i fruttati freschi) e
tutto è sempre sommerso di yogurt.
Possiamo mangiare a Yogurtlandia dal mattino fino alle 22 e
tra poco anche in orario estivo, speriamo fino alle 24.
YogurtLandia
Via Caduti di Cefalonia 2
Bologna
Grande Giovà!
Rispondivoglio l'estate. la sua luce, i suoi pomeriggi torridi, le sue sere.
Rispondisai che goduria questo yogurt?
un bacio cara...