Istruzioni per la lettura:
Astenersi uomini senza didimi
Astenersi donne crocerossine
Sono cose che succedono quando ti trovi in un parco troppo
affollato, in un appartamento stracolmo di studenti, in un treno regionale
stipato o in una relazione in cui ti accorgi di non essere in due bensì in un
numero indefinito di individui in cui ognuno fa la sua gara e come dice una mia
amica si fa a botte per un pendente che al massimo ha la durata di una canzone
di Seu Jorge ( 3’30’’).
Cosa succede? Succede che ti incazzi.
Ti incazzi così tanto che non vedi l’ora di far esplodere un
casino che ha l’entità di una bomba al napalm fatta scoppiare nel momento di
punta dentro alla metropolitana di Pechino. Ti incazzi perché nemmeno centrassi
qualcosa con tutta sta storia, che allora lo capiresti. Ti incazzi perché come
sempre, a romperti gli equilibri, sono una serie di intrecci dei quali non vuoi
nemmeno sentir parliamo, figuriamoci essere presa in mezzo. Ti incazzi perché
le persone non sono capaci di farsi i cazzi loro e viversi le loro ridicole
vite senza disturbare la tua quiete.
Ti incazzi perché ti fanno ribrezzo i sotterfugi di amori al
ribasso e matrimoni fedifraghi in cui sembra vigere la corsa a chi tradisce per
primo o di più. Ti incazzi perché non c’è più nessuno capace di essere sincero
ma si vive continuamente in uno stato di menzogna in cui il marito è tradito
dalla moglie che ha un’amante che a sua volta tradisce la moglie con la moglie
di un altro e spesso ha pure l’amante dell’amante che è ignara di tutto, insomma un gran casino. Ti incazzi perché nei
giochi ti ci ritrovi senza sapere nulla di tutto questo e in tutta questa
storia probabilmente sei l’unica libera e di conseguenza l’unica che chiamano
tutti, moglie, amante, madre, nonna, bisnonna, amici scomparsi da anni e chi più ne ha più ne metta nel
calderone delle corna che sono lunghe come
la coda sull’autostrada del sole in un week end di giugno
[1]
.
Ti incazzi perché in un mondo che va alla velocità della luce
tu vorresti almeno goderti quei rari momento di relax non stando ad ascoltare
che quello ha tradito quella con quell’altra e che l’altra ha cornificato
quello di prima con quello di dopo che è già andato a scoparsi un’altra perché
si era stancato di sentirsi il dopo di un seggiolino della calcinculo durante
una festa di paese.
Io, queste cose, proprio non le capisco. Ma come fanno certe
persone a reggere una doppia o tripla vita quando io nemmeno riesco a viverne
serenamente una? Come fanno certi individui a incastrare gli appuntamenti con
diverse amanti, a organizzare cene a lume di candela senza essere scoperti e a
inviare messaggi senza confondere il destinatario? Forse hanno i messaggi pre-preparati
nel telefonino e al momento opportuno fanno un invio multiplo con la frase “ci
vediamo stasera” o forse hanno una speciale App che gli tiene il calendario e
non gli accavalla gli appuntamenti o forse sono laureati in organizzazione
eventi il che potrebbe spiegare come un uomo, solitamente a compartimento
basico rispetto ad una donna, possa sempre cavarsela dicendo che è con i figli
e quindi gli si perdona tutto.
Forse gli uomini non hanno ben chiaro che nessuna donna ha
bisogno di un uomo per essere felice o almeno, nessuna donna ha bisogno di un
uomo a percentuale o di un uomo che sembra un etto di prosciutto al quale
attingono diverse bocche. Forse gli uomini, memori di anni e anni di storia
pensano ancora che noi donne stiamo ad aspettare desiderose quel pezzettino di
carne che spesso non ci da nemmeno piacere, perché parliamoci sinceramente e
qui sfido la risposta a duello: sapreste dirmi, donne, quanti uomini sono stati
davvero (
ho detto davvero) capaci di farvi provare l’orgasmo? ( non dite bugie
perché sono una donna anch’io).
E allora smettiamola di correre dietro a falsi moralisti, a
finti pentiti, a piagnucoloni seriali o a
uomini che si nascondono dietro a mille scuse salvo poi scoprire che la
scusa era la settima amante della lista. Smettiamola di volerci male e
pretendiamolo un uomo intero.
Intero nel senso che deve avere due braccia che abbracciano
un unico corpo, (possibilmente il mio) una bocca che bacia un’unica altra
bocca, (possibilmente sempre la mia) due occhi che hanno fatto una scelta,
possibilmente la scelta di guardare nella mia direzione, si perché lo sguardo è una scelta e chi decide di
guardare in una direzione decide di escludere qualsiasi altra cosa all’infuori
dell’oggetto guardato
[2]
.
Intero nel senso che la sua grottesca e lagnosa vita deve
essere interamente impiegata ad amare una e ripeto UNA e UNA sola donna.
Mi fermo qui, altrimenti oggi faccio un trattato.
TO Be
Continued…
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