Sono solita chiudere l’anno con il post “Re e Regine oltre
…” Un post in cui esprimo il desiderio di portare con me, nell’anno nuovo, le
persone che mi hanno aiutato a essere felice. È un post che mi serve molto a
decidere chi voglio che attraversi la notte di San Silvestro, un momento in cui
ringrazio gli amici per essermi stati vicini e in cui metto nero su bianco e il
puntino sulle i alle persone della mia vita.
Ma oggi è un giorno diverso, anzi molto di più. Questo è un
anno diverso. Un anno in cui sono davvero diventata grande e ho capito che
dalla vita ci si può aspettare tutto. Ho capito che il bianco non si sposa
sempre con il nero, a volte prende la mano al grigio. Un anno in cui l’amicizia
va a braccetto con la giovialità. Un anno in cui Cupido si è gettato nuovamente
dal condominio senza trovare di sotto la barella. Un anno in cui le promesse
sono state infrante e le persone non sono state completamente leali. Un anno in
cui credi sia tutto perfetto e invece ti accorgi che di perfetto non c’è nulla
tranne la nonna Annita che continua a dispensare consigli e massime per ogni
cosa che ti succede. E allora quelle massime te le scrivi e rifletti sul loro
significato. È stato un anno difficile, a tratti interminabile e ad altri
troppo rapido.
Un anno di novità che hanno dato un calcio in culo alla
monotonia, un anno in cui se ancora ci penso ho vissuto sette vite come i
gatti, anzi 7+1, perché il sette ormai mi va stretto come la taglia 38. Un anno
in cui ti rendi conto che il Bianconiglio ha ragione a dire che la felicità dura anche solo un secondo,
ma per fortuna tu, quella felicità l’hai provata e si è talmente tanto radicata
nel tuo cervello da fare salotto con le amiche. Un anno in cui non esistono i ma, i forse, i ci proverò,
esistono solo i Si, ce la posso fare. Si, perché alla fine dei fatti, Io ce
l’ho sempre fatta. Nonostante i deliri, ci sono sempre riuscita a cavarlo un ragno dal buco, perché in
fondo le rosse nascono bambine difficili (tutti le prendono in giro per le
lentiggini e i capelli carota) ma poi diventano donne strutturate e tra un
balletto e l’altro ti riescono anche a dare un calcio in faccia.
Un anno in cui prendi coraggioe smetti di fare stupide citazioni, inizi a scrivere il tuo libro, saranno gli altri a citarti con il virgolettato. Se sai scrivere e hai qualcosa in zucca, puoi farlo.
Un anno in cui prendi coraggioe smetti di fare stupide citazioni, inizi a scrivere il tuo libro, saranno gli altri a citarti con il virgolettato. Se sai scrivere e hai qualcosa in zucca, puoi farlo.
È stato un anno di emozioni con la E maiuscola, di frasi
dette, di schiaffi dati con lo schiocco, di parole per aria che -se c’era un pò
di vento scomparivano-, di sguardi complici che hanno girato l’angolo e si sono
fatti un giro per il quartiere.
È stato un anno di Ti
amo, ma posso anche vivere senza di te, di Se lo puoi sognare, lo puoi fare di Vaffanculo tu e la tua vita inutile.
Quest’anno ho capito che Eva è davvero una donna strana:
“Nel paradiso terrestre, probabilmente, Adamo, guardò Eva
e colpito dalla sua bellezza, dalla sua nudità, dalla pelle liscia e lucente,
che sicuramente immaginava morbida come la seta e profumata come una noce
di cocco, si ingegnò per poterla sedurre. Il povero Adamo, ammagliato dalla
foglia di fico che le copriva il pube (chissà se realmente era così), alla
vista dei suoi seni perfetti, dai capelli che le coprivano le mammelle ma non
del tutto, fu, preso da un’eccitazioen tale che dovette assolutamente averla.
Alla fine capì che l’unico sistema per conquistare una donna cosi bella era
sedurla accondiscendendo al suo volere, quello di rubare la mela che lei tanto
desiderava e che gli avrebbe fatto guardagnare la cacciata dal Paradiso. La mela,
fu il primo pasto. Il primo oggetto del desiderio, il primo oggetto che permise
ad Adamo di sembrare migliore agli occhi di Eva, o almeno sarebbe stato così
per un po’, fin quando dall’alto dei cieli un dito puntato non avrebbe
affermato a voce alta qualcosa come: “Tu che hai disobbidito lavorerai con
fatica e tu, donna che hai desiderato, partorirai con dolore etc…”
Ho
capito che esistono le donne Alpha e io le so riconoscere:
“
Ad un certo punto della vita
succede qualcosa. Non solo perché ti svegli una mattina e ti accorgi di avere
le rughe o la pancetta che non è piú tonica come la ricordavi, ma anche perché
le giornate si fanno piú corte, non hai piú tempo per pensare a mettere la
crema rinvigorente, per toglierti le cuticole delle unghie o predisporre
impacchi ai capelli. Quelle diventano cose superficiali, gesti che facevi solo
da ragazzina ignara del fatto che in giovane età non si ha bisogno di nulla di
tutto ciò che ti spiaccicavi su corpo e viso. Le creme messe a 20anni non
servono a niente, ma non perché non siano di qualità ma semplicemente perché
nell'età della falsa innocenza sei bella e tonica e niente ti può rendere piú
splendida di quanto tu non lo sia già”.
Ho capito che essere ex non è una sfiga, tutt’altro:
“Vorrei dire una cosa mie care, essere ex non è una sfiga, ma una grande fortuna, perché significa che la fuori c’è qualcosa di fantastico che vi sta aspettando, c’è un mondo di maschi, se vi affacciate alla finestra e mettete il piede fuori dal guscio capirete che esiste un’anima gemella per ognuna di noi. Per ogni donna esiste la metà della mela che siate belle o brutte, magre o grasse, more o rosse, con occhi neri o verdi, che abbiate le tette piccole o grandi e rifatte, per ogni ragnetto esiste la propria ragnatela dovete solo saper aspettare il ragno giusto che sappia catturarvi”.
“Vorrei dire una cosa mie care, essere ex non è una sfiga, ma una grande fortuna, perché significa che la fuori c’è qualcosa di fantastico che vi sta aspettando, c’è un mondo di maschi, se vi affacciate alla finestra e mettete il piede fuori dal guscio capirete che esiste un’anima gemella per ognuna di noi. Per ogni donna esiste la metà della mela che siate belle o brutte, magre o grasse, more o rosse, con occhi neri o verdi, che abbiate le tette piccole o grandi e rifatte, per ogni ragnetto esiste la propria ragnatela dovete solo saper aspettare il ragno giusto che sappia catturarvi”.
Ho
capito che ci sono delle emozioni che vanno messe sulla carta:
“Fatto sta che dopo un attimo di nodo in gola, prendete la testa dell’uomo che amate tra le mani e gli stampate un bacio sulla bocca così intenso che mai vi è sembrato di darne uno pieno di tanta passione.
“Fatto sta che dopo un attimo di nodo in gola, prendete la testa dell’uomo che amate tra le mani e gli stampate un bacio sulla bocca così intenso che mai vi è sembrato di darne uno pieno di tanta passione.
Organizzare
il proprio matrimonio non è affatto facile, soprattutto se siete Blue. Blue non
ha dimestichezza con queste cose, ha sempre vissuto con lo zaino in spalla
pensando che gli uomini dovessero stare alla larga dalla sua gonna, ha sempre
pensato che dormire con un uomo fosse un privilegio solo per i cugini maschi,
ha sempre creduto che il matrimonio fosse un sacramento inutile, per persone
che non avevano ben chiaro che per amarsi non è necessario mettere firme o
annoiarsi ascoltando il prete che predica messa. Blue è arrivata a 35 anni
pensando che la sua unita missione fosse lavorare, lavorare, lavorare. Lavorare
senza pensare che sarebbe potuto arrivare qualcuno che avrebbe cambiato la sua
vita”.
Ho
capito che il IX comandamento deve essere una legge da rispettare, un sentiero
da percorrere per essere felici, (questo lo dico alle altre e non a me, MAI GUARDATO O DESIDERATO COSE ALTRUI)
Ho
capito che se non avessi capito niente sarebbe stato tutto meno incasinato. Ma
cosa volete mai, Blue è fatta così.
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