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martedì 18 ottobre 2016

Ma dove vanno gli uomini che spariscono?

Ma dove vanno gli uomini che spariscono?
Quelli che a un certo punto di una relazione si alzano una mattina e, probabilmente presi da uno slancio di coraggio o di codardia dipende dai punti di vista, pensano di cambiare la loro vita, cambiando sicuramente la vita di qualcun altro ignaro totalmente di tutto, e scappano. Da cosa scappino poi questo lo sanno solo loro perché a te (che sei la diretta interessata) non è dato saperlo.
Dove vanno gli uomini che hanno condiviso con te un pezzo di vita, spesso anche molto lunga, a volte un quinto di secolo (ma non fa differenza il tempo)? Dove vanno questi uomini che sono stati nella tua casa, tra le tue coperte, stretti tra tue braccia. Uomini che sono stati un pezzo di colonna e tu lo sei stato per loro. Sono stati il sangue, la carne, la passione, le gioia e insieme l’amicizia, il rispetto, il litigio furioso e la rabbia più irritante. Sono stati stagione di rose e di foglie cadute, di doposci ai piedi e prendisoli colorati. Dove vanno questi uomini che hanno posseduto tutto di te, dalla poltrona preferita alle lenzuola di lino, dalla molletta per capelli allo spazzolino da denti, dal maglione del pigiama al cappellino sotto la pioggia. Uomini che hanno avvolto di felicità le tue giornate, sono stati capaci di strapparti il sorriso, prima che le mutande, che hanno allacciato un rapporto stretto con la tua bava sul cuscino, che hanno respirato l’alito più intimo del tuo mattino. Dove vanno questi uomini quando, hanno deciso che, una storia finisce con la velocità di un foglio di carta che taglia la carne di un dito Indice e tu sei diventata più fastidiosa di un mignolo che sbatte contro l’angolo del comodino?

domenica 9 ottobre 2016

Ginocchia che tremano e labbra che si mordono. Orgasmi che non superano Agosto

Agosto porta consiglio.
Consiglio sui chili che non hai perso. Sulle unghie che si sono spezzate. Sulle occhiaie che si sono macchiate di quel verdognolo fastidioso che tanto vorresti eliminare.
Consiglio sull’abbronzatura che non hai preso e forse, non prenderai mai. Sulle sigarette che ti hanno macchiato eccessivamente i denti e su quello smalto che sull’alluce fa proprio ribrezzo.
Agosto porta consiglio perché è il teorico mese del cazzeggio, il mese in cui tutto il mondo si mette in vacanza e in cui, finalmente il telefono si mette in modalità aereo – e non certo perché sei dall’altra parte dell’oceano, ma perché, finalmente, ti godi il tuo insostituibile materasso Memory – .

domenica 25 settembre 2016

Ma le vostre fidanzate lo sanno che siete single?

Istruzioni per la lettura:
Astenersi uomini senza didimi
Astenersi donne crocerossine


Sono cose che succedono quando ti trovi in un parco troppo affollato, in un appartamento stracolmo di studenti, in un treno regionale stipato o in una relazione in cui ti accorgi di non essere in due bensì in un numero indefinito di individui in cui ognuno fa la sua gara e come dice una mia amica si fa a botte per un pendente che al massimo ha la durata di una canzone di Seu Jorge ( 3’30’’).
Cosa succede? Succede che ti incazzi.

mercoledì 21 agosto 2013

Estate barbara


Quando ero piccola, l’estate finiva con lo scoccare della mezzanotte del Ferragosto. Sistematicamente la mattina del 16, le spiagge si svuotavano, i lettini erano deserti e nessun asciugamano appeso più agli ombrelloni. Il mare in burrasca e il vento tagliava le guance, Estate finita, Arrivederci. Agosto è sempre stato il mese della vita vissuta a metà tra la voglia di costume da bagno e l’angoscia del ritorno alla scuola. È sempre stato il mese dei cambiamenti, delle giornate che si accorciano, degli amori che si salutano e dei ricordi che danno una sberla alla felicità. Agosto è sempre stato il mese del dentro o fuori, delle decisioni prese a due mani, del pulviscolo tra luce e ombra, del vatteneaffanculo che a Settembre ricomincio una nuova vita.
Agosto è come se fosse l’ultimo mese del calendario dell’amore, quell’amore che, iniziato in Novembre, con il primo freddo, con la voglia di scaldarsi, con il desiderio di coprirsi l’uno dell’altro, finisce con l’uscita allo scoperto del Re, che in fondo tanto Re non era. Si, perché ad Agosto dimostri davvero di non avere gli addominali, ma dimostri pure di non avere nemmeno un cervello, di un cuore, poi, neanche l’ombra. Ad Agosto togli le maschere, fa troppo caldo per quelle, mica sei al carnevale di Venezia (e poi il carnevale è a Febbraio e li di coperture ne hai parecchie). Agosto è il mese delle chiusure, quelle nette, poi se devi riassettare o ricucire o che ne so, fare qualcosa ci pensi in Autunno, quando le fiamme si sfiammano. Agosto che non passa mai, e che se ti saltano le vacanze sei fregata. Agosto che è solo l’ultimo mese di una lunga serie di mesi estivi che ti hanno dato fastidio: al corpo, alla mente e al cuore. Allora diciamola tutta che è l’Estate che scopre gli altarini. Era meglio starsene al calduccio in casa se poi ti deve capitare tutto questo delirio.

martedì 8 novembre 2011

L'alcova non consumata



A me la notte porta consiglio. Mi giro e rigiro nell’alcova dell’amore mai consumato, mi alzo, accendo la luce, leggo storie di sesso sfrenato senza mai adoperarmi per farne, di buon sesso, guardo il mio chihuahua, la accarezzo, controllo se ancora ho il mascara sulle ciglia e alla fine, come sempre, mi giro dal lato destro del comodino, prendo il mio Mac bianco e lo accendo.
È questo l’unico orgasmo che ho da un anno e mezzo, il poter essere libera di scrivere nel bel mezzo della notte è il mio più intenso piacere.  Potermi concedere quando voglio a lui mi da soddisfazione, non mi stanca e al termine delle 3000battute solite ne risulto pure appagata. Questa notte un sound da discotecara farneticante accompagna il ticchettio rapido dei polpastrelli sui tasti “Mark Knight | Devil Walking”. Ogni tanto un sussulto o un’alzata di mano giocano a fare dondolio, avrò forse voglia di andare a ballare o magari semplicemente dovrei affaticarmi un pò o trovare qualcuno che mi stanchi e arruffi queste lenzuola poco consumate. Ho sempre pensato che a essere troppo sante non si va da nessuna parte, ma ahimé, ultimamente, di voglia di relazionarmi con il sesso opposto non ne ho proprio voglia. Io li amo, gli uomini. Ma non amo tutto quello che ruota intorno a loro. Non ho voglia di uscire a cena, accennare sguardi, fare la civetta, mettermi i tacchi anche la sera, come se il giorno portassi sempre e solo le Converse!. Non mi va di farmi la ceretta, arricciarmi i capelli, scegliere l’abito, sistemarmi le unghie, o avere le farfalle nello stomaco alle 20,45 prima del suono del campanello che ti annuncia il suo ufficiale arrivo nella tua vita.