Io
non so cucinare, non faccio arte, ma la osservo e probabilmente non so nemmeno
fare l'amore, ma in questi anni ho sempre cercato di applicarmi. Certo cucinare
non mi riesce benissimo, anzi diciamo la verità proprio non mi riesce. Dipingere,
fotografare o scolpire nemmeno, diciamo che sono più ferrata a guardare l'arte
e fare l'amore, beh qui, certo non dovrei essere io a dirlo, ma se pur non mi
senta una tigre della branda mi applico con tanta dedizione, quando mi è
possibile. Mangiare, guardare e fare l'amore sono verbi che alludono ad azioni
legate al piacere, in tutti, l’atto che si compie soddisfa un bisogno, un
desiderio, una voglia. Potrebbe essere più semplice e istintivo pensare che il
piacere che più ci è necessario sia quello legato al cibo, atto del mangiare,
in realtà non è cosi, tutti e tre sono dettati da qualcosa che va molto oltre
una semplice esigenza. Certo cibarsi, in prima battuta è fondamentale per
vivere, ma non lo è forse anche fare l’amore o osservare un’opera d’arte?
Potremmo mai prescindere da una di queste tre cose? Potrei, io, vivere senza
cibo, senza arte e senza sesso? La risposta è NO.