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sabato 30 novembre 2013

Non era amore ma era un calesse


Nel mezzo del cammin della mia vita mi ritrovai seduta a un tavolo. Capita, quando si ha fame. Avevo una bottiglia di Brut Camossi in corpo. Forse l'euforia dell'alcol mi aveva annebbiato la vista. Forse essere in un'altra città, su strade sconosciute, sentire un accento diverso, chiacchierare a meno due sotto ai funghi e una leggera pioggerellina mi aveva fatto sperare che qualcosa sarebbe stato diverso. Forse le promesse, le parole troppo inflazionate, la voglia di crederci ancora (a cosa poi) mi aveva illuso che le persone potessero cambiare. Forse avrei potuto mettermi un sacchetto in testa, cucirmi la bocca, bendarmi gli occhi ma tanto non sarebbe cambiato nulla. Forse avrei potuto far finta di non vedere, non sentire, non annusare. Avrei potuto far finta di nulla e andare avanti e tenermi le briciole di un amore consumato, malato, affamato, feroce, ingombrante, estenuante.