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martedì 8 novembre 2011

L'alcova non consumata



A me la notte porta consiglio. Mi giro e rigiro nell’alcova dell’amore mai consumato, mi alzo, accendo la luce, leggo storie di sesso sfrenato senza mai adoperarmi per farne, di buon sesso, guardo il mio chihuahua, la accarezzo, controllo se ancora ho il mascara sulle ciglia e alla fine, come sempre, mi giro dal lato destro del comodino, prendo il mio Mac bianco e lo accendo.
È questo l’unico orgasmo che ho da un anno e mezzo, il poter essere libera di scrivere nel bel mezzo della notte è il mio più intenso piacere.  Potermi concedere quando voglio a lui mi da soddisfazione, non mi stanca e al termine delle 3000battute solite ne risulto pure appagata. Questa notte un sound da discotecara farneticante accompagna il ticchettio rapido dei polpastrelli sui tasti “Mark Knight | Devil Walking”. Ogni tanto un sussulto o un’alzata di mano giocano a fare dondolio, avrò forse voglia di andare a ballare o magari semplicemente dovrei affaticarmi un pò o trovare qualcuno che mi stanchi e arruffi queste lenzuola poco consumate. Ho sempre pensato che a essere troppo sante non si va da nessuna parte, ma ahimé, ultimamente, di voglia di relazionarmi con il sesso opposto non ne ho proprio voglia. Io li amo, gli uomini. Ma non amo tutto quello che ruota intorno a loro. Non ho voglia di uscire a cena, accennare sguardi, fare la civetta, mettermi i tacchi anche la sera, come se il giorno portassi sempre e solo le Converse!. Non mi va di farmi la ceretta, arricciarmi i capelli, scegliere l’abito, sistemarmi le unghie, o avere le farfalle nello stomaco alle 20,45 prima del suono del campanello che ti annuncia il suo ufficiale arrivo nella tua vita.