lunedì 6 agosto 2012

Ricordati di dimenticare



Ricordati di dimenticare chi ti ha fatto del male. Chi ti ha detto brutte parole. Chi ha insultato la tua intelligenza. Chi ti ha preso in giro. Chi ti ha fatto perdere tempo. Chi ha fatto crollare le tue sicurezze. Chi ti ha abbandonato alla fermata dell’autobus. Chi ha pensato tu fossi impegnativa. Chi ti scrive solo via messaggio. Chi non ha capito quella che sei. Chi ha creduto a false dicerie. Chi ti ha tradito. Chi ha vestito i panni del salvatore e chi si è finto un mite. Ricordati di dimenticare, le cattive lingue, le persone invidiose, i voltafaccia, i parolai, le amiche o gli amici bugiardi, i commedianti per natura e gli ipocriti sul tuo cammino. Ricordati di dimenticare per proteggerti dal passato o da un possibile disastroso futuro. Ricordati di dimenticare, ma non farlo troppo, altrimenti ritornerai a essere come un fanciullo senza filtri e dovrai ricominciare da capo a ricostruire ciò che poi dovrai dimenticare.


Dimenticare è un processo complicato. Implica impegno, dedizione, calma e tenacia. La memoria può cambiare qualsiasi cosa, la fattezza di un luogo, la forma di un oggetto o il colore di un muro. I ricordi sono distorti, ognuno di noi ne da una interpretazione creandosi la propria realtà interiore. Cosi i fatti diventano irrilevanti perché si perde l’oggettività di un evento. Con il tempo il ricordo diventa vago e offuscato, dimentichiamo a memoria* e poi ricordiamo attraverso un odore, un sapore o qualcosa che ci risveglia dal sonno di una miriade momenti.  Ma cosa dobbiamo realmente dimenticare? Un amore finito o un amore cominciato? Un tormento famigliare o un famigliare tormento? Un uomo infedele o un uomo troppo fedele? Dobbiamo ricordarci di dimenticare il passato o è il passato che deve farci dimenticare di ricordarlo? Ma i giri di parole servono a masturbarci di meno la mente o solo a far tanta confusione ricordandoci che il ricordo, a volte, è portatore di pericolo. Il pericolo è quello di avere tuffi al cuore, pianti sul cuscino o notti insonni a guardare il soffitto mentre dalla finestra entra l’unico soffio di brezza presente in tutto il quartiere.


Ricordiamoci di essere felici prima che qualcuno ci ricordi di dimenticarlo.

* (In arte il dimenticare a memoria è per un artista il raccontare al pubblico un’opera che pre-esiste  nell’ immaginazione di cui forse anche pentirsi: un’opera che avrebbero voluto realizzare ma non ha potuto fare; un’opera che han solo vagheggiato ma che non han ancora messo in atto; un’opera che sogna di fare ma che è impossibile realizzare. Insomma, il sogno di un’opera che vive solo nella mente dell’artista e che rimarrebbe lì nascosta se non gli si desse l’opportunità di parlarne.  Titolo mostra ABO)





3 commenti:

  1. Di certo non ci si può dimenticare di te, bellissima! Ti trovo stupenda come sempre quando apri il cuore e metti i tuoi pensieri sulla carta virtuale del tuo blog. Non cancellare mai nulla della tua vita, tutto ciò che è stato ha avuto il suo significato, bene o male che sia stato ti ha aiutato ad essere quella che sei oggi! Nulla si dimentica secondo me, alcuni ricordi meno piacevoli possiamo metterli in un cassetto,ma poi comunque prima o poi riaffioreranno e riporteranno con sè l'amaro in bocca,non forte come la prima volta ma saranno sempre lì a ricordarti le scelte che hai fatto e la tua vita andrà avanti perché questa è una legge più forte di noi, ormai scritta da millenni.

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  2. Forse nulla di può "realmente" dimenticare, ma si può porre in un angolino della nostra anima, buono, buono stà lì, senza far del male...un abbraccio SILVIA

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  3. Ciao, per caso sono giunta nel tuo carinissimo e interessante blog! :)

    Se ti va passa a salutarmi pure tu <3
    Kisses, Elena

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