
Agosto di cavalli di razza
che si vedono all'arrivo. Nel senso che, giunti alla fine, al traguardo, al
capolinea, aquellochecazzovipare, bisogna stare a vedere com'è che si rimettono
in corsa, e si lanciano nuovamente al galoppo.
Agosto che mi devi portare
bene. O, almeno, mi devi portare. Da qualche parte. Una qualunque. Basta che mi
porti. L'immobilità mi manda al manicomio. Agosto di coraggio preso a due mani.
E di prese di posizione. Perché va bene tutto. Tranne le prese per il culo. Per
quelle, abbiamo già dato. Abbi pazienza. Agosto che, col caldo, ci si deve
spogliare non soltanto dei vestiti: via pure le maschere, le bugie che
feriscono, gli inganni che fanno lo sgambetto alla fiducia. E quella, povera,
inciampa. Agosto senza saldi. Senza sconti di onestà.
Agosto che un vincente
trova sempre una strada. Un perdente una scusa. Agosto di punti di rottura. Non
più di sutura. Ho finito ago e filo. Adesso è dentro. O fuori. Agosto senza
scuse.
(Antonia Storace da Il giardino dei ciliegi)
Adesso
basta. Punto e a capo, niente virgola. Finito. Se Acabo. This is the end. Vaso spezzato, senza colla. Vestito
rotto senza ago e filo. Cupido si è gettato dal condominio e si è rotto le ossa,
ci dispiace l’ambulanza non lavora a Ferragosto. Cellulare senza segnale.
Foglio senza matita. Acqua senza bicchiere. Aereo senza ali. Dita senza
tastiera. Bicicletta senza freni, vai a sbattere tu che io, di certo, non ti
salvo. Se ti mancano ago e filo, ali, bicchiere, tastiera o segnale il problema
non è di certo mio. Il problema è se si è pronti ad avere tutto questo. Se si è
pronti a volare, a scrivere, a cucire o ricucire, a ricominciare o
semplicemente bere un sorso d’acqua per dare ossigeno al cervello. Ma quando
siamo realmente pronti? Quando capiamo di essere pronti per gettarci dal ventesimo
piano consapevoli che sotto non ci sarà il marciapiede ma una bella pedana
elastica che ci farà volare in alto? Cosa significa essere pronti? Essere pronti
per cosa poi? Per diventare grandi, per costruirsi un futuro, per essere
sinceri, per essere felici? Significa, forse, essere pronti per avere una
storia, per crederci ancora, per donare tutti noi stessi, per alzarci in volo
con il rischio che qualcuno ci spari?
Essere
pronti significa sedersi a un tavolo, in un posto qualunque, in una città che
non è la tua, in un momento che non doveva essere, di fianco a qualcuno che ti
da pure un po’ fastidio. Essere pronti significa ascoltare le sensazioni,
qualunque esse siano. Significa non fermarsi alla prima impressione,
oltrepassare la linea della paura, andare incontro a una possibilità. Essere
pronti significa essere liberi, liberi di amare. Amare ancora una volta, con il
cuore vuoto, perché qualcuno sicuramente te lo aveva spezzato quel cuoricino, e
te lo aveva svuotato, ma chissenefrega,
se il cuore fosse infrangibile non sarebbe cosi bello ritornare ad amare.
Essere pronti significa mettersi in gioco ancora una volta, che speri sia
l’ultima ma tanto in amore lo devi mettere in conto che probabilmente l’ultima
non sarà. Essere pronti significa dare fiducia, quando qualcuno ha spostato il
tuo equilibrio e ora cerchi di ricostruire un rapporto con te stessa per poi
riuscire ad averlo con l’altro. Essere pronti significa saltare sopra ad Italo, rischiare di rimanere incastrata
alle porte automatiche, non trovare posto a sedere, farsi il viaggio in piedi
con mille valigie che pesano più di un rimorchio ma seguire la tua direzione,
perché il destino è quella che ha scelto per te.
Essere
pronti vuole dire non fermarsi a pensare se stai facendo la cosa giusta, non
c’è nulla di più giusto di farsi guidare da un odore, da un sapore, da un
presentimento. Non c’è nulla di più perfetto che l’imperfetto, non c’è nulla di
più cosciente dell’incoscienza, non c’è nulla di più incredibile che avere una felicità delirante. E allora
se vuoi una felicità delirante, vai e
ama, perché se non hai mai amato non hai
mai vissuto. E se non vuoi che la tua vita sia come un sacco di Kounellis
vuoto, allora di a Jannis di riempirtelo di carbone quel sacco e di regalarti
quello con la scritta sopra Cafe do Brasil. Punta alla luna e il sacco si
riempirà di carbone dolce, come quello che la Befana ti porta il 6 gennaio se
sei stata brava, non quello nero perché sei stata cattiva.
Cara
Blue, da quello che scrivi capisco che tu sei pronta, anzi prontissima.
Percepisco dalle tue parole che la sfida di rimettere in piedi il tuo cuore non
ti spaventa, vuoi correre ancora il rischio, vuoi ancora sentire le farfalle
nello stomaco, vuoi amare ancora, e mi sembra di leggere che lo vuoi fare con
una prepotenza infinita.
Io
non mi preoccupo di queste cose materiali. Le lettere si buttano, gli anelli si
vendono, gli abiti di mettono su eBay. Ciò che non svendo è il mio amore, la
mia purezza, quella non la getterò mai nel cassonetto per un uomo. Di certo non
aspetto di essere salvata dal principe azzurro, mi salvo da sola e mi riscrivo
il libretto delle istruzioni, che questa volta avrà caratteri cubitali e frasi
più nitide. Le indicazioni per l’uso parlano chiaro: Voglio un uomo libero, da
se stesso prima di tutto e poi da qualsiasi altra relazione, sincero, che abbia
voglia di mettere in gioco tutto ciò che ha per me, ma soprattutto un uomo che
sia PRONTO.
Si,
perché io, di sentirmi dire da un uomo che non è pronto, non ho più voglia. Ma
cosa vuol dire quel “non sono pronto” che gli uomini pronunciano a un certo
punto di una relazione? E qui rispondo con una affermazione di Bea:
“Cioè. Tu vai a ritirare la bicicletta e ti
dicono "non è ancora pronta". Quindi ripassi un altro giorno, perché
la riparazione non è finita. Oppure vai dalla sarta dove ti sei fatta prendere
le misure per un vestito e lei ti dice "mi spiace, l'abito non è ancora
pronto". Ok, ci deve lavorare un altro po' e poi sarà tuo. Oppure ordini
due pizze al take away, dopo 20 minuti ancora non sono arrivate, chiami la
PizzaExpress e ti dicono: "guardi, non sono ancora pronte, stasera c'è un
sacco di gente, ma tra 10 minuti arriviamo". Le cose spesso non sono
pronte nei tempi prestabiliti, ma non ci vuole molto. Quindi, mi chiedo, per
tutti questi poveri maschi che non sono pronti, esiste un ricovero di
aggiustaggio, riparazione, collettivo? E cosa vuol dire non sono pronto? Se
fino a un mese prima lo eri e se hai fatto un casino tale che nessuno te lo
aveva chiesto? Ma questo "non sono pronto" è come un cartello
"lavori in corso", "chiuso per ferie", "non
abbandonate le biciclette nell'ingresso" che uno può estrarre a piacere
quando ne ha bisogno?
Cara Blue, a questo punto
scatta il decalogo, perché io so che un po' di verità in mano tu ce l'hai e sei
PRONTISSIMA: come si fa a riconoscere la specie "non sono pronto". E
soprattutto: come si fa a sbarazzarsene, più o meno, senza ferite profonde?
”
Oppure
rispondo con ciò che affermano Luca&Sabrina: “La vita è fatta di storie che spesso durano pochi giorni ma che a
volte si snodano per strade segrete e che durano più di una intera vita.
Come
evitare quel tipo d'uomo è impossibile. La maturità non è quella rilasciata su
di un pezzo di carta alla fine della scuola dell'obbligo. La maturità di un
uomo la si scopre frequentandolo. Solo il tempo vi svelerà i segreti e le
immaturità che un uomo si tiene dentro. Ricordatevi sempre che il maschio
standard è come tutti gli animali, per conquistare una donna mostra tutte le
sue capacità, scatena tutti i suoi ormoni perché ha bisogno di accoppiarsi. Il
primo approccio è solo ed esclusivamente uno scontro tra i vostri e i loro
ferormoni, poi scatta un'altra chimica che fa fondere le due anime. Ci sono
uomini che vogliono prendere decisioni, che hanno sogni che solo con la donna
giusta possono realizzare. Molti hanno solo voglia di libertà e al solo accenno
di un legame un po' più stretto, passano dalla gioia più alta a quella del
soffocamento. Tutto quello che esula da quel senso di libertà li opprime. Quel
genere di uomini va lasciato senza mettersi problemi. Le ferite ci saranno
comunque ma saranno inversamente proporzionali al livello di delusione che vi
hanno lasciato. In questo caso la delusione sarà la medicina che curerà le
ferite del cuore. Non esiste un'età precisa per cui un uomo possa definirsi
pronto per certe scelte, non esiste il momento giusto per fare certi passi. In
amore è l'incoscienza, una sana incoscienza, che ti porta a prendere le giuste
decisioni. L'uomo giusto è quello che condivide con la donna giusta le scelte,
qualunque esse siano. Tutti gli altri sono uomini standard”.
Cara
Blue non essere la principessa che aspetta il pisello non pronto. Mentre
aspetti la felicità al massimo vai al sexyshop e comprati un vibratore, quello
è sempre pronto.
"Non sono pronto" una frase che non ho mai capito, parole che stonano vicino a un "ti amo"... perchè per me amare è vivere intensamente, non perdere neanche un minuto. Se non sei pronto, bè... mi sa che non sai amarmi.
Risponditvb
Cara Blue,
Rispondisono già tre volte che mi leggo il tuo ultimo post, le tue parole mi hanno emozionato tanto. Ho pensato a emozioni passate e a una storia vissuta. E Penso…
Penso a un agosto di 6 anni fa in cui ero disperata. Innamorata pazza di un “non sono pronto” che in due anni mi aveva presa e lasciata mille volte.
Innamorata di un uomo a cui non credevo più ma che continuavo a aspettare. Un agosto sola, a Bologna. Non volevo vedere nessuno e non volevo raccontare che stavo male di nuovo per lui.
I giorni per me passavano e i miei pensieri cambiavano. All’inizio credevo alle sue parole. Mi ero lanciata subito in questa storia e lui (dopo due anni!!!) ancora voleva rallentare. Diceva che io ero piccola (10 anni in meno) e non capivo i suoi bisogni, avevo poca “esperienza” e non vedevo i problemi. Poi pian piano ho capito che io l’amavo e avevo il coraggio per farlo, senza se e senza ma, lui mi amava ma era così egoista da aver paura a dedicarmi tempo e spazio e coinvolgermi nella sua vita.
Quell’agosto stavo male, giravo per la casa enorme dei miei da sola. Non lo sentivo da più di un mese, e ogni giorno che non lo chiamavo mi facevo più forte ma allo stesso tempo mi sentivo più triste.
Avevo un amico con cui ogni tanto mi vedevo per sentire che il mio corpo c’era e stava bene anche senza di lui, ma non era poi così vero…
È stato un agosto duro. Poi è arrivato settembre, gli ultimi esami da dare, la tesi da finire. Gli amici che ti trascinano fuori. E la forza che sentivo dentro era cresciuta, avevo passato agosto, ero tornata a sorridere senza di lui!
E poi una sera di dicembre un ragazzo arrivato da pochi giorni a Bologna mi ha accompagnata a casa dopo un aperitivo lunghissimo con gli amici. Erano le 2 di notte, era scattato da poco il 14 dicembre, e io passeggiavo con lui e ero serena. Non sapevo niente di lui, ma stavo bene.
Arrivati al cancello di casa mi sono accorta che volevo essere baciata, ma dopo un attimo di tensione lui si volta e mi bacia sulle guance. Allora ci salutiamo, entro nel cancello del condominio e vado verso la porta del palazzo. Ma a ogni passo che facevo più volevo quel bacio. Allora ho preso il cellulare e l’ho chiamato. “Dove sei? Torna in dietro! Non mi piace come ci siamo salutati!”. Sono corsa indietro e mi sono scaraventata fuori dal cancello. Ero di nuovo spericolata, di nuovo libera, di nuovo pronta. E finalmente ho avuto il bacio, e è stato bellissimo.
Ero adrenalina pura. E ho passato la notte in bianco, sul mio letto a sognare a occhi aperti. E tutto il resto era scivolato via.
Cara Blue, ti voglio tanto bene e amo in te la tua voglia pazza di vivere, la tua voglia di avventura. Tu sei una che sa amare e vedrai che il tuo cuore presto si innamorerà di nuovo. E sarà di nuovo un’emozione forte, da vivere intensamente, come tu sai fare.
E ormai siamo “grandi” e lo sappiamo che fa male, tanto e ogni volta di più, ma prima o poi passa. Che l’anello lo tolgo, lo faccio sparire e a un certo punto lo dimentico pure!
E che un giorno, ci sarà un uomo che ti farà di nuovo ridere e il tuo stomaco si popolerà di farfalle all’improvviso e… sarà una nuova avventura di cui spero chiacchereremo insieme, entusiaste e sognanti!
… tvb
Carissima,
Sono molto felice che tu abbia avuto il coraggio di scrivere qui. Anche se, in anonimo, io so chi sei perché in questi anni si Aspassoconblue hai sempre seguito tutto, commentato in privato o in mail e mi hai raccontato la tua splendida vita.
Non stento a credere che tu abbia riletto questo post diverse volte, ti confesso che io dopo averlompubblicato, l'ho riletto circa 20 volte, quasi incredula. Lo scritto io, mi domandavo ogni volta che scorrevo le righe, e poi nello stesso tempo mi chiedevo ma l'ho vissuto io? Come sai Blue non è solo autobiografica ma racconta ciò che le sta intorno e ciò che in questi giorni di profonda meditazione mi hanno indotto a scrivere con la lucidità di una donna in rinascita, è stato il fatto di aver sentito tante campane, donne e uomini, che si stanno sentendo dire quella famosa frase che io odio, "non sono pronto". La odio perché io ho saputo esattamente quando non ero pronta ma ho saputo anche quando lo ero, e nel momento in cui ho capito di essere pronta sono scesa in campo armata e con il cuore in mano.
Comunque credo davvero che la vita sia fantastica e piena di possibilità, così come ho avuto la fortuna di amare senza remissioni un uomo al quale avevo giurato amore eterno, così credo che tornerò ancora ad amare e ancora più intensamente.
L'amore é una macchina meravigliosa che va oliata continuamente. Ho amato tanto, di quel l'amore così puro e sincero che difficilmente si incontra ma, e se esiste un ma, c'è un motivo, avrò l'amore che mi merito. Così come l'ha i avuto tu.
Ti abbracciò mia cara
La romantica e visionaria Blue
A te farà male, ti farà arrabbiare, piangere e disperare...è così altrettanto chi ti vuole bene... Ma tu, credimi, sei talmente unica, rara e particolare che sarebbe un peccato lasciarti essere di una persona sola! Sono egoista, forse, lo so...
RispondiMa amore mio, tu appartieni al mondo, a ogni singolo angolo, persona ed essere vivente su questa terra e non solo. Tu arricchisci gli animi di chiunque, dai significato al più stupido degli scarabocchi, fai tornare il sereno al più disperato dei disperati!!
Io ci credo che ti abbia detto "Non sono pronto". Ma solo perché ha capito quanto tu possa essere forte, bella, grande e intelligente.
È io, in tutto questo, continuò ad a arti sempre e di più...
Angy
Caro Angy,
Blue non può essere di una sola persona, deve essere del mondo intero, dell'universo, della vita, dell'alba e del tramonto. Blue é di tutte le persone che hanno voglia di amare ecco la verità. Non sono arrabbiata per ciò che hai scritto, anzi mi piace che tu pensi questo di me.
In tutto questo anch'io non ho mai smesso di amarti, come si potrebbe non amarti angioletto mio.
Un bacio dalla romantica e visionaria Blue
Ti amo.
RispondiQuesto post è stupendo e io sono pronta per te, sempre.
Sono pronta a sostenenti come amica, a piangere con te, a ridere con te, a sfancularli tutti con te.
Sono pronta come collaboratrice, a lavorare con te a tutto quello che tu vorrai senza risparmiarci, perché insieme siamo fortissime. Perché tu mi hai insegnato più di tre mesi di master da mille e mille euro.
La mia vita da quando ci sei tu è un'altra, niente è stato più lo stesso dopo di te. Nell'amicizia, nel lavoro, nel diventare grande.. Io sono qui, non dimenticarlo mai. Mai. Ok?
ML
Carissima ML,
e io sono pronta per te, lo sono sempre stata dal primo momento in cui il destino ci ha fatte incontrare. Sono sempre stata pronte per Noi, per l'amicizia, le confidenze, i pianti, le delusione ma anche le emozioni che ci hanno prese totalmente il cuore.
Blue ti ha nel cuore.
Tesoro...l'ho letto un paio di volte provando ogni volta sentimenti diversi: tenerezza, commozione, incazzatura, orgoglio.
RispondiAlla fine sono giunta a questo: la verità è che il perdente è lui, ominicchio e pusillanime che non è riuscito a tenersi caro il diamante che sei. Che minchione. Sì, proprio un minchione.
Un bacio sul viso e una carezza sul cuore,
I
In questi giorni grande traffico su AspassoconBlue e meno male che è Agosto altrimenti sarebbe un delirio rispondere a tutte voi.
Cara Ivana,
so che mi scrivi dalla Grecia, terra meravigliosa piena di rimandi e ricca di spunti di riflessione. Ti immagino mentre metabolizzi ciò che è successo in questa calda e affannata estate. So che sei una donna in rinascita, e porca miseria, quando rinascerai sarai ancora più splendida di prima.
Grazie per leggermi ovunque, dovunque, comunque...
Mi piace pensare di essere la fiaba notturna delle tue notti e la penna tagliente che crea dibattito.
ti penso mia dolce Iva
Blue
<3
Ti ho pensata tanto, ho incrociato le dita affinché tu avessi il coraggio di riprendere o lasciare mantenendo stretta la tua dignità di donna. Ce l'hai fatta e sono fiera di te. Basta mettere davanti a noi e alle nostre esigenze poveri uomini che non sanno campare, che non sanno quello che vogliono. Ti abbraccio forte forte. V
RispondiIn questo post ci sono anch'io, e quella parte di me, della mia storia, che ho scelto di raccontarti sapendo che in te avrei trovato un'amica, un'anima gemella, la medesima assonanza di coraggio, la capacità di fare guerra e di battagliare senza nascondersi mai dietro la vigliaccheria di una trincea.
RispondiUn anno. Un anno di lotte. Di notti insonni. Di scontri affrontati a muso duro. Di fioretti da sguainare. Un anno di pelle contro la pelle, che Dio un'invenzione più bella non avrebbe potuto crearla. Un anno di complicità, di teste che sanno scoparsi e godere come poche volte accade nella vita. Un anno di incapacità di stare lontani e, insieme, incapacità di stare vicini. Un anno di sentimenti che somigliano all'amore. Un anno di "Non sono pronto". Non sono pronto a reggere il peso di un impegno importante. Non sono pronto a reggere il peso della persona che sei. Non sono pronto a rischiare ancora di soffrire. Non sono pronto a vincere le mie paure. Non sono pronto per un progetto di vita, ho già dato. Non sono pronto per nient'altro che non sia una storia leggera, una storia vissuta senza troppo coinvolgimento emotivo e, per questo, più semplice da gestire. Un "Non sono pronto" che, invece, avrebbe dovuto essere tradotto in un più autentico "Non sono all'altezza". Non sono all'altezza di una donna come te. Non sono all'altezza di un amore così grande. Non sono all'altezza di una storia che rischia di scompigliarti tutta quanta la vita e di cambiarla per sempre. Perché non conosciamo la nostra altezza fino a quando non siamo chiamati ad alzarci. E, certe persone, sono o sono diventate piccole, basse, di quella bassezza di spirito che li rende gretti. E, ciò nonostante, portarsi ancora nel cuore la speranza di un suo ritorno, un ritorno che non sia fatto di parole disperate, di lacrime che ti spaccano il cuore, ma di fatti, di gesti, di azioni pacate eppure fortissime, dirompenti, nella loro concretezza. Perché se ami me, stai con me. Se ami me, ti prendi cura del mio benessere, della mia storia, dell'anima che alberga in un corpo da donna incrollabile. Se mi ami, resti. Se mi ami, ti allontani ma poi torni. Se mi ami, non ce la fai a fare senza. Se non mi ami ... se non mi ami è tutta un'altra storia.
Cara Antonia,
ce lo siamo dette tante volte: I CAVALLI DI RAZZA SI VEDONO ALL'ARRIVO, se non sei in grado di tagliare il traguardo le balle sono poche, non sei un cavallo di razza e allora di cosa parliamo?
Non tutti sono Varenne, non tutti ci arrivano, certi cavalli si fanno prendere dal panico e inchiodano in velocità ad un metro dall'obbiettivo...e allora macchetelodicoafà!!!
Rispondo al tuo "non sono pronto" così:
Rischia, mettici la passione, la testa, il cuore, mettici tutto ciò che hai per arrivare al traguardo e porca miseria arrivaci. Arrivaci con tutte le sue forze ma se ci arrivi da sola perché non hai nessuno in gara che sia alla tua altezza, allora sali sul podio, ritira il premio e poi va ad iscriverti ad un'altra gara, dove potrai gareggiare con i tuoi simili.
Ma parlando sempre di arrivi al traguardo di cavalli di razza, ritorno un attimo all'azione. Se tu sei li che vai come una bomba, e ci metti tutta te stessa e poi scopri che il tuo diretto avversario ROMPE un attimo prima della linea allora li ti devi veramente arrabbiare... ma scusa hai preso un abbaglio? Ma con chi cavolo stavi correndo contro un ronzino?
Se ti accorgi di essere nella corsa sbagliata non voltarti nemmeno indietro, non perdere tempo per sapere dove cavolo è finito il cavallo che si professava di razza, non consumare nemmeno un attimo del tuo tempo per capire se esiste qualcuno che si puoi permettere una come te.
Antonia, tesoro mio, il Diamante sei tu, A te Varenne ti fa una pipa ( e passami il francesismo).
Cara Antonia lascia i secondi alle donne Beta, perché se non arrivi al traguardo probabilmente anche lui è Beta, altrimenti sarebbe arrivato a pari-merito con te.
E qui allora potremmo aprire un dibattito sulle donne Alpha e via discorrendo che se ben ricordi avevo già fatto in un vecchio post.
Lascia che le coperte le rimbocchino le altre, tu pensa a vincere, alimentare il cervello, essere quella che sei senza remissioni. Un uomo che non è pronto, non si può permettere una donna come te.
Blue ti segue sempre (anche se ho fatto mille refusi notturni)
DONNA ALPHA, COME RICONOSCERLA...
https://ryanfedyk.com/2013/03/donna-alpha-come-riconoscerla.html