Domani è
Natale.
E allora
diciamocela tutta, chi non vede l’ora di mettersi a tavola alzi la mano.
Diciamoci la verità che il Natale ha sempre l’oro in bocca, o il tortello di
zucca o il sorbir d’agnoli o la lasagna bolognese o qualche cibanza godereccia che riempie la pancia
e gonfia il cuore. E allora armiamoci.
In alto le
forchette, sul petto il bavaglino, calici pieni di Lambrusco mantovano e diamo
inizio alle danze.
Cominciamo le piroette che poi amplificheremo a letto
durante la notte mentre cercheremo di digerisce tutta quella quantità di cibo
che le nostre famiglie proveranno da propinarci. In alto i cuori sono rivolti
al brindisi con Zacapa 30 che termina in una lunghissima bronza che fa
confessare anche i peccati più incoffessabili ai propri genitori, machissenefrega sono stati giovani anche
loro. Sul piatto della bilancia, che dopo tre giorni vorrete buttare giù dalla
finestra, abbiate il coraggio di tirare le somme. Cercate di mettere un ago,
che non sarà certo un equilibratore ma che farà sicuramente pendere da una
parte tutto quello che avete passato. Un anno di deliri. Un anno di passione.
Un anno di giorni passati mentre stavate cercando di organizzare qualcosa che
nemmeno voi immaginavate. Un anno di vino sorseggiato. Un anno di tortellini in
brodo rimasti di traverso. Un anno in cui i conti non tornato mai, e
figuriamoci se tornano! Un anno che devi finire perché se non finisci ti brucio
come le streghe al rogo. Un anno in cui, a forza di rammendare i pezzi sei
andata a brandelli e ora solo la nonna sarta, o la nonna Annita può rimediare.
Un anno di vestito da sposa nell’armadio, di fedi nel cassetto, di promesse
lanciate da un burrone, di storie scritte su un foglio che poi il vento si è
portato via. Un anno in cui il tempo è passato veloce, ma in alcuni momenti non
è passato affatto. Un anno in cui hai acquisito nuovi amici, ma un anno in cui
alcuni si sono persi per strada e allora lì ti accorgi che tanto amici non
erano. Un anno di sorrisi. Un anno di emozioni, qualunque siano state. Un anno
iniziato con uno slancio verso il futuro e finito con un speriamo di dimenticare il passato. Un anno in cui ti sembrava che
tutto tornasse e invece ti rendi conto che nella vita non torna nulla, tranne
la sfiga. Un anno di lealtà che si è alleata con la bugia. Un anno che non
vorrei che finisse ma se finisce è meglio. Un anno che pensi se hai fatto la
scelta giusta, e poi ti accorgi che alla fine non hai mai fatto nessuna scelta.
Un anno di novità, e se non sei una novità tu mia cara Blue allora chi lo è.
Allora facciamo un po’ il sunto di quello che ti
è successo e cerchiamo di rimettere insieme i cocci di un vaso che si è rotto
più e più volte. Cerchiamo di raccontarci, mia cara Blue, quanto la vita sia
imprevedibile e quanto, ogni singolo secondo, faccia si che le esperienze passate
segnino e insegnino, nel bene o nel male, ad andare avanti. Cerchiamo di non
avere rancori, quelli non servono a nessuno, e affrontiamo l’anno che sta per
arrivare con un sorriso. Ma soprattutto mia cara Blue, cerchiamo di ricordarci
di essere felici, il se puoi lascialo agli altri, che ne hanno bisogno.
Buon Natale mia cara Blue. Sei un cuore con una
donna intorno.
“Ho diverse corde al mio arco:
RispondiQuella della dolcezza, quella dell’eloquenza, quella dello spirito, quella della passione;
quella della pazienza, magari, se si tratta di ottenere davvero qualcosa.
Ma poi ho anche un fucile a retrocarica.”
Ardengo Soffici
S.G
Il centro sei tu. Ricordatelo sempre.
RispondiRe
Auguri amore un anno meraviglioso ci aspetta
RispondiA.M la Chef
Tu scrivi e io regolarmente mi commuovo...questo vuol dire una sola cosa che scrivi al cuore e con il cuore....grazie -fra-
Rispondi