Passo le mie giornate a scrivere. Passo le mie giornate a
leggere. Passo le mie giornate a rispondere alle mail. Passo le mie giornate a
scervellarmi sulla grammatica che spesso sbaglio. Passo le mie giornate a
riempire l’agenda di appuntamenti che spesso mi alienano l’esistenza. Passo le
mie giornate a tenere occupato quel disgraziato cervello di cui mi hanno
dotata.
Avere un bel sedere è utile. Avere due belle tettine pure. Avere
un cervello, invece, è la cosa più ingombrante, terrificante, mostruosa e inutile
che una donna possa possedere, qualcuno ha mai sentito gridare un uomo: “Hei,
che bel cervello che hai?”. Ma è mai possibile che un dono così prezioso debba
metterci all’angolo? È mai possibile che, di questi tempi, avere un cervello
pensante debba essere una sfiga al pari di un foruncolo cresciuto sul naso
prima di un colloquio di lavoro? È mai possibile che quel maledetto organo,
pure un po bruttino, collocato al vertice del nostro corpo debba darci cosi
tanti problemi? La risposta è si. Donne, se avete un cervello e siete pure
carine, rassegnatevi, la fuori non c’è posto per voi.