Visualizzazione post con etichetta principe azzurro. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta principe azzurro. Mostra tutti i post

sabato 30 agosto 2014

DONNE. Accorgersi di avere un cervello può fare male. Ma accorgersi di non averlo può essere peggio


Passo le mie giornate a scrivere. Passo le mie giornate a leggere. Passo le mie giornate a rispondere alle mail. Passo le mie giornate a scervellarmi sulla grammatica che spesso sbaglio. Passo le mie giornate a riempire l’agenda di appuntamenti che spesso mi alienano l’esistenza. Passo le mie giornate a tenere occupato quel disgraziato cervello di cui mi hanno dotata.

Avere un bel sedere è utile. Avere due belle tettine pure. Avere un cervello, invece, è la cosa più ingombrante, terrificante, mostruosa e inutile che una donna possa possedere, qualcuno ha mai sentito gridare un uomo: “Hei, che bel cervello che hai?”. Ma è mai possibile che un dono così prezioso debba metterci all’angolo? È mai possibile che, di questi tempi, avere un cervello pensante debba essere una sfiga al pari di un foruncolo cresciuto sul naso prima di un colloquio di lavoro? È mai possibile che quel maledetto organo, pure un po bruttino, collocato al vertice del nostro corpo debba darci cosi tanti problemi? La risposta è si. Donne, se avete un cervello e siete pure carine, rassegnatevi, la fuori non c’è posto per voi.

martedì 15 maggio 2012

Una Cinderella contemporanea.


A volte mi chiedo perché dovrei crederci ancora, all’amore. Perché dovrei sprecare il mio tempo con un uomo. Perché dovrei ritagliarmi spazio per un’altra persona che non sia io. Perché dovrei credere che esiste l’uomo per me e soprattutto perché dovrei credere agli uomini. I maschi sono una razza strana, incomprensibile, diversa, aliena. Un universo che non capiremo mai, vivono la loro esistenza nascondendosi dietro a frasi tipo “ non mi voglio impegnare”, o “ non è il momento giusto”. Ma quando cavolo è il momento giusto per loro? E poi cosa significa. Certo quando siamo a letto è sempre il momento giusto, si per durare otto minuti e mezzo, per dire che sono la donna perfetta, per disarmarti per la mia bellezza. Quando sono nuda sopra alle lenzuola con i capelli che accarezzano la schiena, supina con le gambe unite, con le mani sotto al cuscino è il momento giusto per qualsiasi cosa, ma poi fuori dall’alcova mal consumata le parole cambiano.