Chissà perché siamo cosi abituati a pensare al futuro, a
cercare di costruirlo, viverlo, intesserlo, immaginarlo e sognarlo. Chissà
perché ci sembra cosi lontano quando in realtà al solo pensarlo è già passato.
Il tempo è il grande cruccio dell’esistenza, il tallone d’Achille dell’umanità,
il filo d’Arianna che ci farà uscire dal labirinto. Il tempo è passato tra un
attimo e futuro tra un secondo, non siamo in grado di percepire il suo
passaggio e quando ci proviamo ci sfugge di mano e allora è troppo tardi per
riacchiapparlo. Non vi è alcuna soluzione che possa impedire il suo scorrere e
tantomeno un laccio che ci aiuti a recuperarlo. Il tempo non perde tempo, ci impone
solo di viverlo. Ma esiste un luogo, forse non l’unico, ma a me piace pensare
che lo sia, dove pare che Kronos si sia fermato, dove gli odori punzecchiano
l’olfatto e dove all’ora del tramonto puoi scorgere il sole dar luce al mare di
fronte a te. Un luogo dove all’ora di cena si mescolano silenzio e profumo e
suoni di natura conditi alla passione, è l’Osteria
del Povero Diavolo a
Torriana.