Bologna all'Alba vista dai tetti |
La cosa che
amo di più di Bologna è quando, nelle mattine d’estate, rientrando da una
nottata con le amiche, arrivo in via Murri e aspetto che apra il CapoNord per
bermi il cappuccino con la schiuma fredda dell’Anna. Seduta fuori, con una
leggera brezza che m’inturgidisce la pelle, il mio sguardo si perde
nell’Orizzonte. Silenzio, calma, uccellini che cinguettano. Fresco, serenità,
vento che ti accarezza.
Mentre la
schiuma mi rimane inevitabilmente sui baffi, apro il giornale. È domenica, o
forse sabato o un qualsiasi giorno d’estate in cui Bologna viene baciata
dall’Alba. Io sono li che osservo distrattamente un panorama che amo, immersa
dal silenzio di una città che tra poche ore sarà invasa dal traffico. Penso,
leggo, mi getto a capofitto sul mio Cappuccino, la città in quel momento parla.
Mi sussurra il suo amore, mi dichiara la sua passione, mi promette che sarà mia
per sempre. È proprio così, Bologna sarà mia per sempre, lo sarà perché ci
arrivai poco più che adolescente e ci rimasi nonostante, di case, nel mondo, io
ne abbia cambiate tante, Io la mia casetta bolognese non l’ho mai abbandonata.
Bologna sa essere il caldo abbraccio di un’amica, la dolce stretta di un padre
o l’appassionato bacio di un amante. è calda come un forno d’estate e gelida
come un ghiacciolo d’inverno ma, io, proprio non ce la faccio a separarmi da
lei. Devo sempre tenere qualcosa li, da qualche parte, lasciare una traccia di
me tra le vie, buttare bricioline di pane sul percorso, spargere il filo di
Arianna, perché in ogni parte del mondo io sia, il filo mi ricondurrà sempre da
lei. Bologna la grassa, la dotta e la rossa, sì la rossa come i miei capelli,
la grassa come penso di essere e la dotta che spero di diventare. Bologna con i
suoi portici, con la Basilica di San Luca, con le Tagliatelle, la Mortadella e
il Pignoletto. Bologna che ha le ciclabili che fanno a botte con i marciapiedi
dei pedoni, che ha i ristorantini con i dehors fuori e che ha più di 400
gelaterie anche se l’unica vera buona è quella dello Sciroccato Andrea Bandiera
(Scirocco appunto). Bologna che quando esci in estate vai alla baracchina del
Codivilla e ci trovi sempre qualcuno con cui farti uno Spritz, che sulla
camminata che sale a San Luca ti fermi da Billy per farti un caffè e che se
devi consigliare un ristorante tipico l’unico al quale pensi è La Bottega.
La Basilica di San Luca |
Noi qui ci
stiamo bene, lavoriamo tanto sì, ma poi, a un certo punto del pomeriggio ci
prendiamo mezz’oretta per farci fare uno Shakerato al caffè Letterario di
Palazzo Fava, noi che incontriamo le amiche di sempre mentre scorrazziamo in
bicicletta e troviamo sempre una scusa per dire che siamo in ritardo, e intanto
ci sta un frizzantino da Eataly. Noi che leggiamo
ApranzoconBea per essere aggiornate sulle novità gastronomiche
cittadine e sbirciamo
CurvyFoodieHungry
per
sincerarci di non essere le sole alle quali piace mangiare. Noi, che non
vediamo l’ora di incontrarci e ogni scusa è buona per andare al Marconi dalla
nostra chef preferita, che poi è una di noi; Aurora Mazzucchelli. Noi, noi,
noi, che a Bologna ci viviamo e che con il cuore non la lasceremo mai.
L’alba sta salendo, è passata un’altra notte insonne, come tante, a pensare che non importa chi ti ha spezzato il cuore,
non ce la farai mai senza le tue amiche.
"Non importa chi ti spezza il cuore, non ce la farai mai senza le tue amiche".
RispondiIl concetto di "alba", in questo periodo, lo incontro spessissimo. Quasi che l'Universo voglia mandarmi un segnale. Forse di tramonti ne ho visti troppi. Ora merito qualcosa che inizi, che nasca, come l'alba al mattino? Incrocia le dita per me, mia adorata Blue, nella tua adorata Bologna che, a Settembre, spero si faccia anche mia.
Ti voglio bene. A.
quando una cosa ci emoziona, io e le mie amiche (appunto), diciamo: "pelino" per riferirci al pelo che si raddrizza a causa alla pelle d'oca :)
RispondiEcco, questo post è da pelino.