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venerdì 4 aprile 2014

Pantaloni senza pence. Le principesse del XXI° amano la cucina


Chi l’ha detto che la cucina è una cosa da uomini? Nell’immaginario mondiale, sono gli chef maschi a dominare la scena. In effetti, gli uomini ai fornelli sono molti di più delle donne. Fare lo chef è un lavoro durissimo, richiede tanto spirito di sacrificio, una grande pazienza e una buona dose di generosità, inoltre, fare questo mestiere, nelle cucine di un ristorante, necessita di una volontà di condivisione notevole, di uno spiccato senso del dovere nei confronti dei propri commensali e non per ultimo, abbisogna di una certa dose di pazzia in quanto non è da tutti riuscire a stare in piedi e concentrati per così tante ore. Uno chef non vive una vita normale.

mercoledì 10 luglio 2013

Giubilare lo sguardo verso un'alba bolognese


Bologna all'Alba vista dai tetti

La cosa che amo di più di Bologna è quando, nelle mattine d’estate, rientrando da una nottata con le amiche, arrivo in via Murri e aspetto che apra il CapoNord per bermi il cappuccino con la schiuma fredda dell’Anna. Seduta fuori, con una leggera brezza che m’inturgidisce la pelle, il mio sguardo si perde nell’Orizzonte. Silenzio, calma, uccellini che cinguettano. Fresco, serenità, vento che ti accarezza.
Mentre la schiuma mi rimane inevitabilmente sui baffi, apro il giornale. È domenica, o forse sabato o un qualsiasi giorno d’estate in cui Bologna viene baciata dall’Alba. Io sono li che osservo distrattamente un panorama che amo, immersa dal silenzio di una città che tra poche ore sarà invasa dal traffico. Penso, leggo, mi getto a capofitto sul mio Cappuccino, la città in quel momento parla. Mi sussurra il suo amore, mi dichiara la sua passione, mi promette che sarà mia per sempre. È proprio così, Bologna sarà mia per sempre, lo sarà perché ci arrivai poco più che adolescente e ci rimasi nonostante, di case, nel mondo, io ne abbia cambiate tante, Io la mia casetta bolognese non l’ho mai abbandonata. 

domenica 7 luglio 2013

La crostata di marmellata di fichi. Il piatto dell'amore di Blue


Dopo tanti anni passati a intervistare chef sul loro piatto dell’amore, a cercare di scoprire cosa si nascondesse nella loro vita sentimentale ed erotica che potesse essere messo sul piatto, dopo tanto tempo trascorso a intervistare, toccare, annusare, scrivere, osservare, carpire, colloquiare in ordine sparso per poi passare notti insonni a trovare la chiave vincente per ricostruire il rapporto amore-cibo, cibo-sesso, vita-alimenti, sempre in ordine sparso per la mia capacità o incapacità di essere ordinata, alla fine qualcuno l’ha chiesto a me, quale fosse il mio piatto dell’amore.

lunedì 31 dicembre 2012

Re e Regine oltre il 2012



Un altro anno è passato. 365 giorni di passioni, tormenti, esperienze, emozioni, sorrisi strappati, amori sfumati, amicizie consolidate e altre perdute. Dodici mesi in cui non mi sono seduta a guardare la vita che scorreva ma l'ho presa di petto, ho afferrato il tempo tra le mani e ho gareggiato con lui. Se mi guardo indietro penso a quante cose ho fatto, a quanto sono cresciuta e a quante persone ho incontrato che mi hanno insegnato, nel bene o nel male, che il mondo è un posto meraviglioso e che siamo fortunati a camminare su una terra così piena di tutto. Dal primo Gennaio 2012 ho cambiato la bicicletta, la cover dell'IPhone, il nastro per legarmi i capelli. Ho cambiato posizione alle sedie in cucina, dei bicchieri dentro la credenza e ho spostato il parcheggio della bicicletta sotto alla finestra della stanza da letto (me l’hanno rubata troppe volte e allora ho maturato l’illusione che tenendola sotto il naso nessuno più possa derubarmi di un bene cosi prezioso). Ho cambiato agenda, cappotto e persino forma del tacco che non è più a spillo ma è diventato a forma larga (così rimango alta e non perdo l'equilibrio). Ho cercato di crescere dentro, studiare e studiarmi, cercare e ricercare ciò che andasse meglio per me per poi accorgermi, che è inutile andare lontano quando tutto quello che cerchi sta intorno a te. Basta solo tenere gli occhi aperti per accorgersene, basta aprirsi alle possibilità e coglierle al momento giusto. È sufficiente lasciarsi andare agli eventi e non averne paura.
In questo splendido, quanto difficile 2012, sono cambiata ma ciò che non ho modificato è la voglia di amare, la stima per alcune persone e l'amicizia profonda che mi lega a queste e allora nel 2013 mi porto ciò che più mi ha reso felice, i miei amici.

giovedì 28 giugno 2012

Sotto un cielo stellato.



L’estate porta novità. Risveglia gli animi, consolida le amicizie e fa scoprire cose carine che prima credevi non esistessero. L’estate scopre i corpi, scalda la pelle, la abbronza e fa trasudare le innumerevoli bevande alcoliche che ingurgiti velocissimamente e continuamente. L’estate è la culla delle emozioni, il dondolo delle sensazioni e l’alcova dell’amore. L’estate è la compagna ideale di gite fuori porta, picnic all’aperto e scampagnate con gli amici. Non sono sicura di amarla fino in fondo e non credo la sceglierei come partner per la vita, penso sia troppo calorosa per i miei gusti e lasci trasparire smisuratamente il suo essere spudorata. Ad ogni modo per un’avventura One-Shot è perfetta. Lo è per una notte sotto le stelle sdraiata sull’erba fresca, per una passeggiata a San Luca con il respiro in affanno e per una copulazione fugace ai giardini pubblici.
L’estate non porta consiglio, porta desiderio.

martedì 29 novembre 2011

Regina di Cuori al comando | Aurora, Chef Stellata


Nel racconto di Lewis Carrol, Alice nel Paese delle Meraviglie, la regina di cuori è la bellicosa governante del "Paese delle Meraviglie" assieme al tenero marito. È colei che causò la pazzia del Cappellaio Matto e del suo amico Leprotto e che accusò tutti e tre di aver "ucciso il tempo", facendoglielo fermare proprio all'ora del tè, le cinque del pomeriggio. Per i Litfida, la Regina di cuori è colei che “tra mille colori, Sei tu la più bella e della notte la mia stella, Regina di cuori ti vesto di fiori, Ti giurò l'amore ma non l'eterna fedeltà, M'ami non m'ami ma m'ami, O forse o no…Oh m'ami!”. Nella canzone di Negramaro Quel matto son io: “… vorrebbe un cappello più grande, ed un paio di mani più attente, che nasconda bene perfino alla gente, il segreto di quel che son io, che se avessi un cappello più grande, ti terrei da quel mondo distante, tra fiori e conigli non pesa alla gente, il segreto di te…”