Nel racconto di Lewis
Carrol, Alice nel Paese delle Meraviglie,
la regina di cuori è la bellicosa
governante del "Paese delle Meraviglie" assieme al tenero marito. È
colei che causò la pazzia del Cappellaio Matto e del suo amico Leprotto e che
accusò tutti e tre di aver "ucciso il tempo", facendoglielo fermare
proprio all'ora del tè, le cinque del pomeriggio. Per i Litfida, la Regina di
cuori è colei che “tra mille colori, Sei tu la più bella e della notte la
mia stella, Regina di cuori ti vesto di fiori, Ti giurò l'amore ma non l'eterna
fedeltà, M'ami non m'ami ma m'ami, O forse o no…Oh m'ami!”.
Nella canzone di
Negramaro Quel matto son io: “… vorrebbe un cappello più grande, ed un paio
di mani più attente, che nasconda bene perfino alla gente, il segreto di quel
che son io, che se avessi un cappello più grande, ti terrei da quel mondo
distante, tra fiori e conigli non pesa alla gente, il segreto di te…”
Per me, una Regina di cuori è una donna che ha saputo attraversare le tempeste non preoccupandosi di proteggere le rughe, è una donna che va oltre la bellezza perché sa che questa durerà un attimo, è una donna che ha ben chiaro che l’unico vincitore nella sua vita è il cuore con i suoi dolori e le sue speranze, con le sue gioie e le sue palpitazioni, con i suoi fremiti e i suoi respiri. Per me, una Regina di cuori è colei che sa ciò che vuole e lo insegue, sa aspettare, riposare, sa stare seduta su una sedia ad osservare la vita che scorre senza aver paura di conoscerne i rimpianti. La vera regina di Cuori è un insieme di forze capeggiate dall’amore che un giorno si uniranno per farla regnare Sovrana.
Per me, una Regina di cuori è una donna che ha saputo attraversare le tempeste non preoccupandosi di proteggere le rughe, è una donna che va oltre la bellezza perché sa che questa durerà un attimo, è una donna che ha ben chiaro che l’unico vincitore nella sua vita è il cuore con i suoi dolori e le sue speranze, con le sue gioie e le sue palpitazioni, con i suoi fremiti e i suoi respiri. Per me, una Regina di cuori è colei che sa ciò che vuole e lo insegue, sa aspettare, riposare, sa stare seduta su una sedia ad osservare la vita che scorre senza aver paura di conoscerne i rimpianti. La vera regina di Cuori è un insieme di forze capeggiate dall’amore che un giorno si uniranno per farla regnare Sovrana.
Timidamente prendo in
mano la cornetta del telefono, compongo il numero, –“
drin drin
, pronto, volevo parlare con
lo Chef”–. Se fossi ancora a Bilbao direi che ho appena avuto el pelo de
punta,
qui
in Italia mi accorgo che mi si spacca la parola e mi viene la pelle d’oca al
solo udire la sua voce. Come crederci, ho avuto il coraggio di chiamare uno tra
gli chef stellati più promettenti d’Italia, indiscutibilmente una linea guida
per la buon cucina nella nostra amata città, Aurora Mazzucchelli.
Aurora Mazzucchelli,
classe 73’ è bolognese Doc. Nata da mamma siciliana (Maria) e papa felsineo
(Mario) che, nel 1983, aprirono il ristorante Marconi, nota trattoria connotata
da una cucina a base di pesce che prese il nome dal Mausoleo situato a poche
centinaia di metri.
Aurora inizia il suo
percorso scolastico-formativo alla scuola alberghiera a Bologna in via Pasubio
mentre contemporaneamente aiuta i genitori in sala lasciando volontariamente da
parte bambole e danza per imparare un mestiere.
–Impara l’arte e
mettila da parte–
,
–osserva e fanne tesoro–
, un giorno ti servirà tutto, parole che sembrano scritte
nella storia proprio per lei.
Nel destino di Aurora,
c’era già quel sapore di piatti profumati, freschi e innovatori, nella sua
sorte già palpitava il sentimento della cucina anche se ancora non ne era
cosciente. È proprio vero che da piccolo si decidono le fortune della nostra
esistenza e che ciò che capita durante l’età dell’innocenza rimarrà con noi per
sempre, tracciando un cammino determinante sul proprio futuro. Il ristorante
cambia sede negli anni 90’ spostandosi in un casolare a pochi km di distanza
rispetto al precedente. Sono anni di duro lavoro insieme ai genitori e al
fratello Massimo che costruiranno il vero carattere di quello che poi, a
partire dal 2000, sarà l’attuale Marconi. È proprio vero che l’anno zero, il
duemila, ha influenzato più realtà. Dall’arte contemporanea alla cucina
sperimentale spingendosi fino al design e all’architettura. Così, l’inizio del
XXI secolo ha dato inizio a una rivoluzione silenziosa e sotterranea, si sono
ri-scritti linguaggi, rotti i tabù, evaso le carceri dell’inespressione contro
lo scandire delle regole, gli obbligo morali della tradizione e il vecchio
galateo che imponeva un ordine. L’anno zero ha coinvolto anche la Mazzucchelli
facendole sconvolgere un ristorante che rispettava i canoni tradizionali della
trattoria di periferia a favore di una proposta più moderna e appassionante.
Il Marconi cambia faccia.
Aurora dalla sala, si sposta in cucina.
Anni difficili in cui
apprende molto ma come lei stessa afferma: “il campo ti forma” e questa nuova
avventura la vive non più come un semplice lavoro ma come uno scambio di
emozioni continue che si avvicendano per costruire il suo nuovo futuro. Aurora
osserva, sperimenta, assaggia, custodisce, si confronta, dialoga, soffre
unitamente ai suoi piatti, che, nel corso degli anni diventano sempre più
eleganti e raffinati nel gusto. Il new
leitmotiv
del nuovo menu è la
freschezza dove, accanto al pesce, emerge
l’utilizzo consapevole di verdure appena colte, accostamenti inconsueti e
textures scricchiolanti che ringiovaniscono piatti e ricette della memoria.
Passato e presente ensemble
guardano
al futuro, ecco il Nuovo Marconi.
Instancabile
e determinata, come solo una donna sa essere, durante la chiusura estiva del
ristorante viaggia tra le cucine dei migliori chef stellati italiani e
stranieri carpendone segreti e perle
che, con parsimonia, costituiranno
il suo bagaglio. A partire dal 2002 esplora le cucine di
Herbert Hintner, Gaetano
Trovato, Paolo Lopriore e Martin Berasategui. Queste esperienze formative le
fanno scoprire tecniche e sapevi diversi ma le schiariscono anche le idee su
ciò che non vuole dalla sua cucina: il suo habitat deve essere a misura d’uomo,
un luogo piccolo e confidenziale pieno di confronti, dialoghi, suggestioni, un
triangolo a spigoli smussati, una cucina formata da Fante, Cavallo e Regina.
Sono, infatti, Aurora (la nostra Regina), il papa Mario (il Fante)e il Cavallo
(il fratello Massimo) a portare avanti l’alcova dei sapori che costituisce
l’anima del suo ristorante.
Nella sua scalata verso
l’Olimpo gastronomico arriva, nel 2008, la stella Michelin. Una stella che la
consacra Regina di Cuori, regina della libertà, del movimento e dell’amore,
proprio come i suoi piatti. In tutto questo dove stava il Re che di solito
siede al fianco di una Regina ? Lui era con lei, al suo fianco tra padelle,
fuochi e passioni.
Una storia nata nel
lontano 86’ mentre, giovanissima, era in vacanza in Sicilia, tra Palo Rosso e
Palo Bianco. Un sentimento adolescenziale, un flirt estivo tra ragazzini che si
spedivano letterine in cui lui descriveva la sua titubanza con parole tipo “
Non so se mi piaci tanto” e lei controbatteva con carattere forte e deciso: “
Non ti preoccupare vedrai che mi amerai”. Una storia che li vede complici e
amanti, amici e confidenti, Chef e suo secondo a partire dal trasferimento di
lui a Bologna avvenuto tra il 91’ e il 92’. Un amore che dura più di vent’anni
ma poi finisce.
La vita impone delle
scelte e quando stai diventando grande devi essere consapevole del fatto che
ciò che ti piaceva ieri potrebbe non piacerti oggi. L’amore è come un piatto
buono, lo aspetti, arriva, ne senti l’odore, ti inebri del sapore, lo assaggi
per entrare in estasi ma poi se vuoi passare al secondo devi dargli un tempo
per consumarlo. L’amore non può essere un impedimento alla crescita personale
come non lo può essere l’egoismo di non voler mai terminare una pietanza per la
paura che quella successiva non ci piaccia abbastanza. L’amore come la cucina
detta le sorti della nostra vita, una districata ragnatela che si dipana tra
cultura, sensazioni, agitazioni, suggestioni e batticuori che formano il
singolo cammino. Sulla soglia della porta o al bivio di una strada non possiamo
permettere che la vita ci scappi di mano e per questo motivo dobbiamo fare
delle scelte. A volte saranno felici altre ci faranno lasciare il mascara sul
cuscino, ma in ogni caso abbiamo l’obbligo di andare avanti proprio come ha
fatto la nostra Regina.
Aurora Mazzucchelli non è solo uno Chef, non è solo in grado di creare un
magnifico Risotto d’autunno
riproducendo
l’odore delle foglie e creando il colore caldo del mese di Ottobre. Con i suoi
piatti sana l’anima, i suoi Ravioli di Parmigiano Reggiano
, "vacca bianca Modenese" al profumo di lavanda
con crema di burro, noce moscata e mandorle, fanno perdere i sensi e rimembrano
la maternità e quel senso di protezione della pancia che custodisce un bambino
all’interno.Diversi per concetto, ma ugualmente straordinari i Maccheroni al
torchio con anguilla affumicata
, fatti
con ragù d'ostrica e salsa di spinaci, in cui il respiro del mare giunto al
profumo inebriante delle terra si uniscono sfociando nella commozione
gustativa.
Aurora è
una donna che ha saputo prendere in pugno la sua vita per diventare la numero
uno.
Aurora è
una vera Regina di Cuori che ha capito che per donare un’emozione si deve
partire sempre, PRIMA, col donare se stessi.
1.
Quanti anni hai e di che classe sei?
ho
quasi 38 anni, ma fino all'ultimo giorno sono 37. Sono nata il 29\12\73
2. Di
cosa ti occupi?
mi
occupo di tutta la mia amata cucina, faccio la cuoca e amo il mio lavoro
tantissimo... mi occupo di cibo e dei piaceri della vita. Perchè mangiar bene è amarsi e amarsi è dedicarsi del tempo.
3. Sei
single/fidanzata/sposata/separata?
SEPARATA
da pochissimo, perché a un certo punto capisci che sei lontano e quello che è
stato un grande amore (io mi sono fidanzata il 07\08\1987 e separata il
07\08\2011) sta diventando un'altra cosa e allora per difendere tutto il bello
che era ho preferito troncare. Ma è una storia lunga e se per me unica
probabilmente per altri come tante già sentite, una ferita cosciente ma che
fa ancora male.
4. Per te cos’è la
felicità?
è
stare con le persone che ami, semplicemente perché ne hai voglia e poi trovarsi
in mezzo a una piazza o una via delle nostre belle città. Mi viene in mente
quest' estate dopo una mattinata passata con una persona speciale sono andata a
Burano e tra canali, un ponte e le cassette tutte colorate ho pensato di
svenire dalla felicità!
5. Sei felice?
dipende, diciamo che in alcuni momenti lo sono ma la felicità dura un attimo, troppo poco
quindi si va alla ricerca di tanti attimi da tenere nel cuore, così si prova a
stare felicemente vivi e poi c'è tanta fame e tristezza nel mondo che è
complicato. é più facile cercare di rendere felici gli altri, anzi io ci provo e
quando ci riesco mi sento felice.
6. Hai mai amato? E se si
in che modo?
si
ho amato in modo spensierato ma poi si cambia e ora non lo so come amerò un
uomo, l'amore non è per forza di una sola persona, bisognerebbe amare di
più. Peace and love!
7. E difficile amare e
nascondere al mondo di saperlo fare?
è
difficile amare e poi non si impara mai per fortuna ogni volta è un'emozione
sconosciuta.
8. Qual è la tua ricetta
dell’amore?
non
dare niente per scontato, tutti i giorni come il primo giorno o almeno
provarci, piccole cose che curano il rapporto. Per una cuoca CRUDO COTTO
MANGIATO la cura, la protezione e un pizzico di gelosia.
9. E quale la tua opera
d’arte preferita? e perchè è la tua preferita.
amo
la pittura anche se la conosco poco e ho poco tempo da dedicarle, nell'ultimo
periodo ho amato molto le opere di Marc Chagall pittore del' 900, Mirò,
Picasso, Modigliani.
10. Cosa
pensi dei rapporti/relazioni ai tempi di facebook?
io
sono all'antica, uso il computer da poco e guardo facebook con sospetto amo
relazionarmi di persona sono molto diretta e do il meglio da viva, il mondo
virtuale mi incuriosisce ma prediligo la realtà.
11. C'è
un evento della tua vita che ti ha segnato in modo molto forte?
si
purtroppo la prima volta che affronti la morte di un tuo caro, quando è
scomparsa mia nonna Ofelia avrei voluto dirgli che l'amavo ma non ho fatto in
tempo e così ho imparato che nel bene o nel male bisogna esprimere i propri
sentimenti.
Ti va di raccontarmi il
tuo grande amore o quello che vorresti da un grande amore..?
come
ti scrivevo prima il mio amore è nato nell'età dell'adolescenza ed è cresciuto
con me, l'inizio è poetico e di altri tempi ragazzini che si sentono per
telefono e si scrivono lettere d'amore ah dimenticavo io abitavo a Bologna e
lui a Ragusa. Poi
finite le scuole lui mi ha raggiunto e insieme abbiamo lavorato prima
nell'attività dei miei genitori e poi nell'attuale ristorante. Ore, ore insieme
tutte e tante, la casa la cucina il tempo libero... ma sai forse ho più
voglia di dirti quello che vorrei semplicemente perché ho deciso di voltare
pagina. Vorrei un grande amore che prende il mio cuore e la mia testa ci fa un
frullato e poi s' innamora e mi protegge da tutti e da tutto, un uomo che abbia
voglia di vivermi e che si lasci vivere.
Dove
trovarla:
Via Porrettana 291
40037 Sasso Marconi
Bologna
tel +39 051 846216
info@ristorantemarconi.it
Come sempre, ho letto anche questa storia tutta d'un fiato.
RispondiDavvero, non lo dico per essere ruffiana, ma scrivi e racconti le cose in un modo fantastico!
Un bacio! :)
Tengo a mente questo indirizzo, dovrò, ora non so dirti quando, andare a Bologna a trovare una mia amica che abita lì...un abbraccio SILVIA
RispondiBlue cara, mi sono gustata l'intervista a letto col mio computer...uno di quei piaceri che ogni tanto mi concedo. Mi è molto piaciuta la tua introduzione, che, come al solito, mi ha fatto fare delle belle riflessioni. E ho scorto, nelle risposte di Aurora, quasi una ricercata scaramanzia perché davvero, adesso cerca con emozione il nuovo grande amore. Mi piacerebbe dirle: quando lavori ai tuoi ravioli con quel condimento meraviglioso, e sei lì che tiri la sfoglia e dai forma alla tua fantasia, pensa intensamente a quello che vorresti, a come vorresti che fosse questo uomo meraviglioso. Mentre fai una cosa che ami così tanto, mentre sei lì che crei, puoi solo dare più forza e corpo al tuo sogno. Hai una grande possibilità.
RispondiE poi cara Blue...mica facile, comunque, sapere quel che si vuole. Molto più facile, però, quando si sa...è aspettare, riposare, star sedute su una sedia ad osservare la vita. questo lo adoro e ogni ogni giorno non vedo l'ota che arrivi la mattina per vedere cosa succederà..., per godermi le novità, magari seduta al bar del mio quartiere, come fai anche tu, mentre leggo i giornali....
Amore E Cucina. Le cose che ami di più, e che sai raccontare meglio incarnate in una perfetta Regina di cuori.
RispondiBellissima la frase: "Non ti preoccupare. Vedrai che mi amerai". Tipico delle donne con un gran carattere.
Ti abbraccio, e ti sorriso col cuore. Antonia.
non manchero' di provarlo come consigli cara blue..
Risponditi seguo
http://www.oneredcherry.com