Il venerdì in città è sempre una giornata
stimolante, ricca di eventi e inaugurazioni alle quali non si può e non si deve
mancare. Ci si divincola tra Palazzo Fava facendo un intermezzo al caffé
letterario per sorseggiare una tisana al LemonGrass, per poi passare al Re Enzo
alla presentazione di ArteLibro. Varie gallerie private aprono la stagione con
cocktail esclusivi e mostre d’arte contemporanea spaziando tra pittura,
scultura, fotografia, performance e video.
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domenica 25 settembre 2011
Regina di Cuori al comando_La Lu
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giovedì 16 giugno 2011
Giovani chef amano. Arte cucina e sesso nella pentola della vita.
In una città come la nostra, dove spuntano locali come fossero funghi, dove il vasto assortimento rende difficile la scelta perché la buona cucina sta alla base della cultura bolognese e il mangiar bene rappresenta uno dei punti cardini della qualità della nostra amata vita, io sono sempre alla ricerca spasmodica di un posticino nuovo che rispecchi i miei canoni caratteriali. Sfoglio pagine internet con recensioni di neonati localini che propongono sfiziosità a buon prezzo, la varietà è sconfinata, da chi prepara succulenti centrifugati di frutta fresca e biologica, a chi fa dell’insalata il cavallo di battaglia, a chi il pesce migliore non sta solo a Milano e chi a cocktail ricercati affianca meravigliosi piattini finger food che rallegrano i palati più esigenti.
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venerdì 14 gennaio 2011
IL tempo è un'occasione che non può ritornare...
Che cos’è l’amor?
Capossela ha scritto chiedilo al vento, Beethoven tenta di spiegarlo alla sua amata immortale in una lettera datata 7 luglio 1812 dove si dichiara eternamente tuo, Oscar Wilde sconta due anni di lavori forzati per aver scritto frasi come: possa io vivere per toccare le tue mani e i tuoi capelli nelle lettere di adorazione ad Alfred Douglas. Per Baudelaire …e tanto più t'amo quanto più mi fuggi… ai giorni nostri, Gramellini scrive l’amore non ha un perché, l’amore è il perché. E per noi contemporanei esseri umani in una società dominata dalla comunicazione via internet, con Facebook, Messenger e i tanto utilizzati Sms, che cos’è l’amore..? Ma soprattutto scriviamo ancora lettere, imprimiamo i nostri sentimenti su carte color paglierino profumate di Patchouly e incitiamo il postino a far presto a consegnare la busta perché arrivi il prima possibile in buchetta a chi l’abbiamo spedita..? La risposta è molto semplice ma cela una sorta di speranza in un ritorno alla semplicità e alla scrittura che si stacca dalla nostra abitudine quotidiana, certo l’sms è più sbrigativo, più diretto, più veloce ma non esprime interamente i palpiti del nostro cuore, ci compare su uno schermo freddo a caratteri piccolissimi e anche se inseriamo le tanto acclamate Emoticons con cuoricini rossi non ha quel calore ardente e appassionato che esprime la parola scritta su carta inviata a mezzo posta o appoggiata timidamente sul comodino perché al risveglio venga letta dalla persona che vorremmo accanto.
In questo momento la nostra società mette a dura prova questo impulso tanto ricercato dimostrandoci di essere incapaci di amare e metterci in gioco e facendoci vivere nella continua disintegrazione dei sentimenti, rendendoci automi in preda a bulimia affettiva. Risulta che ognuno rimane disperatamente solo, perso nelle proprie insicurezze, cercando di consumare subito una passione come fosse un oggetto. Un amore definito da Z. Bauman, liquido perchè scorre, si consuma e si scioglie in un lasso di tempo talmente veloce che quasi fatichiamo a rendercene conto.
Un ritorno alle origini, una presa di coscienza di un periodo che non esiste più e che faticherà a riproporsi perché un ciclo terminato non permette passi all’indietro, in fondo il tempo è un’occasione che non può ritornare...!
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lunedì 8 novembre 2010
La galeriste, l'enfant de l'art.
ENRY, la gallerista.
La donna ideale, bionda, occhio azzurro, altezza media, mignon in quel suo corpicino griffato, elegante più di Carla Bruni, un vero concentrato di peperoncino in un metro e 60 con il faccino da angelo, meglio non farla arrabbiare per non assistere alla trasformazione in un mini ma incazzato lottatore inferocito. Sfreccia nella city con il suo Liberty in scarpette basse e Balenciaga rosa, non manca mai un orecchino di perla e un accessorio di brillante a far luce alla sua pulita bellezza.Un tono di voce leggermente aggressivo si scontra con un fare da damigella con labbra carnose, quando litiga con un passante perché non era sulle strisce pedonali. Si alza tutte le mattine verso le 9 lavando il suo faccino con l’ultimo tonico di Dior e passando un pò di olio Johnson su un batuffolo per idratare la sua regale pelle lunare. Infila sempre la prima cosa che trova nell’armadio, casualmente le capita sempre tra le mani il capo più in Auge del momento o la Sac che sta stampata sulle miglior riviste femminili. Non si trucca, è già troppo bella coìi, solo un pò di gloss Victoria Secret rigonfia labbra e di mascara marrone, rigoramente Kiko.È una donna molto felice, ha una casetta nuova tutta in stile francese, un telefono StarTak del dopoguerra, una suocera strepitosa e un fidanzato che la ama da morire. Io la amo molto, amo la sua sincerità, amo quando mi abbraccia per farmi sentire che lei ci sarà sempre e amo quando mi dice che io sono un Bang & Olufsen. Non potrei pensare ad una vita senza di lei…
Quando la vidi la prima volta ne rimasi molto colpita per la grazia e la delicatezza dei suoi movimenti, una signora in un corpo da bambolina sempre alla moda. Nel tempo libero fa un corso di cucito perché sogna di confezionare capi prestigiosi da indossare nei nostri lussuosi aperitivi, sempre a base di champagne. Enrica odia bere ma è troppo chic per non farlo, quindi fa finta di farsi piacere quel nettare meraviglioso con tante bollicine e poi di nascosto dal mio sguardo ordina un te alla pesca con ghiaccio. (BLeaaaaHHH). TO BE CONTINUED
La donna ideale, bionda, occhio azzurro, altezza media, mignon in quel suo corpicino griffato, elegante più di Carla Bruni, un vero concentrato di peperoncino in un metro e 60 con il faccino da angelo, meglio non farla arrabbiare per non assistere alla trasformazione in un mini ma incazzato lottatore inferocito. Sfreccia nella city con il suo Liberty in scarpette basse e Balenciaga rosa, non manca mai un orecchino di perla e un accessorio di brillante a far luce alla sua pulita bellezza.Un tono di voce leggermente aggressivo si scontra con un fare da damigella con labbra carnose, quando litiga con un passante perché non era sulle strisce pedonali. Si alza tutte le mattine verso le 9 lavando il suo faccino con l’ultimo tonico di Dior e passando un pò di olio Johnson su un batuffolo per idratare la sua regale pelle lunare. Infila sempre la prima cosa che trova nell’armadio, casualmente le capita sempre tra le mani il capo più in Auge del momento o la Sac che sta stampata sulle miglior riviste femminili. Non si trucca, è già troppo bella coìi, solo un pò di gloss Victoria Secret rigonfia labbra e di mascara marrone, rigoramente Kiko.È una donna molto felice, ha una casetta nuova tutta in stile francese, un telefono StarTak del dopoguerra, una suocera strepitosa e un fidanzato che la ama da morire. Io la amo molto, amo la sua sincerità, amo quando mi abbraccia per farmi sentire che lei ci sarà sempre e amo quando mi dice che io sono un Bang & Olufsen. Non potrei pensare ad una vita senza di lei…
Quando la vidi la prima volta ne rimasi molto colpita per la grazia e la delicatezza dei suoi movimenti, una signora in un corpo da bambolina sempre alla moda. Nel tempo libero fa un corso di cucito perché sogna di confezionare capi prestigiosi da indossare nei nostri lussuosi aperitivi, sempre a base di champagne. Enrica odia bere ma è troppo chic per non farlo, quindi fa finta di farsi piacere quel nettare meraviglioso con tante bollicine e poi di nascosto dal mio sguardo ordina un te alla pesca con ghiaccio. (BLeaaaaHHH). TO BE CONTINUED
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